Il sogno europeo di De Gasperi, Adenauer e Schumann nasce dall’impegno a evitare la terza guerra mondiale con il progetto, purtroppo rimasto sulla carta, di un’integrazione non solo economica, ma anche politica e militare finalizzato alla convivenza pacifica e alla sicurezza reciproca. In questo spirito, per rimuovere tutte le possibili cause di conflitto, nel 1975 l’Ue firmò con Usa, Urss e Canada gli accordi di Helsinki sulla sicurezza e la cooperazione in Europa, da cui nacque l’Osce. Nel 1990, caduto il Muro e finita la Guerra fredda, Gorbaciov accettò l’unificazione tedesca con l’ingresso della Germania Est nella Nato in cambio dell’impegno di Usa, Ue e Nato a non estendere l’Alleanza un solo palmo oltre il nuovo confine tedesco. Cioè a non minacciare la Russia. Da allora la Nato, anziché sciogliersi per mancanza del nemico, tradì per ben 16 volte quella promessa, allargandosi a Est da 16 a 32 Stati membri. Non contenta, bombardò e destabilizzò la Serbia alleata di Mosca e la mutilò del Kosovo. Infine annunciò l’ingresso di Georgia e Ucraina, gettando le basi per la criminale invasione russa del 2022. Se ora Trump vuole sciogliere la Nato, l’Europa dovrebbe approfittarne per creare una propria difesa (un esercito al posto di 27, risparmiando con le economie di scala) e una propria politica estera autonome dagli Usa. E promuovere una nuova conferenza di Helsinki che garantisca la sicurezza di tutti, incluse Russia e Cina. Che non sta scritto da nessuna parte che siano nostre nemiche. Se gli Usa vogliono continuare a combatterle, affari loro. Noi europei potremo finalmente iniziare a farci gli affari nostri.
«Mai indifferenti», appello di voci ebraiche per la pace
13 Febbraio 2024Made in Italy
13 Febbraio 2024Marco Travaglio