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17 Maggio 2023News
17 Maggio 2023di Pierluigi Piccini
I titoli di alcuni giornali di oggi sono il migliore strumento per leggere quello che sta accadendo in Italia durante l’attuale passaggio amministrativo e dentro quest’ultimo la stessa vicenda di Siena. Ma prima di mettere in fila i titoli c’è un aspetto che mi ha colpito leggendo La Stampa e il Corriere della Sera. Non è certo una novità, ma questa mattina la quotidianità l’ho letta con occhi diversi. Gli articoli a specchio. Cosa sono? Normalmente due pagine contrapposte di un giornale, ad esempio come nel caso della Stampa di oggi la seconda e la terza. La seconda con la foto della Meloni porta il titolo: FdI si gode il 4 a 2 “Ma la prossima sfida è la legge elettorale”. La pagina 3 con tanto di foto della Schlein ha il seguente titolo: Appello a 5s e Terzo Polo “Pd primo partito nelle città ora alleiamoci per vincere”. Questo, ormai, è un modo di impaginare i giornali che si ripete dal momento della elezione della nuova segretaria del Pd e campeggia ormai indisturbato su moltissimi quotidiani da settimane.
A fronte di tutto ciò e in modo particolare durante le elezioni appaiono gli esperti dei sondaggi che cercano di andare oltre le apparenze per scoprire il vero sentimento dei votanti. Come Lorenzo Pagliasco che dopo una lunga riflessione piena di percentuali e numeri, arriva alla conclusione che: “l’elettore è immobile” (Stampa). Gli fa eco l’Istituto Cattaneo con un non meno sorprendente: “al Sud gli elettori grillini premiano l’alleanza con Pd al Nord prevale l’astensione”. La ricetta per vincere al primo turno ce la da la Castellani da Brescia: “civica e laica solo una coalizione ampia può puntare al successo”.
Ma l’apice degli articoli che spiega l’immobilismo della solita italietta, le differenze e le ricette elettorali ce la offre in modo superbo Venanzio Postiglione con: “il simbolo che vale più dei contenuti” (Corriere della Sera). Amen.