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11 Luglio 2024Ricorso inammissibile perché il provvedimento non esiste più. La giunta lo riapproverà
Valentina Marotta , Mauro Bonciani
Decade il divieto sui nuovi affitti turistici brevi nel centro storico di Firenze. Lo ha deciso il Tar della Toscana che, senza entrare nel merito, ha ritenuto «improcedibili per sopravvenuta carenza di interesse» i ricorsi presentati, perché scrivono i giudici «con l’approvazione del Poc (il piano operativo), devono ritenersi cessati tutti gli effetti pregiudizievoli prodotti dalla variante del regolamento urbanistico». Ma Palazzo Vecchio rilancia e il sindaco Sara Funaro spiega: «La sentenza non annulla la variante del Comune di Firenze per lo stop agli affitti brevi. Andiamo avanti: nella prima seduta utile della giunta porterò l’approvazione della variante per ribadire lo stop».
La sentenza del Tar riguarda i ricorsi presentati da Codacons, Confedilizia, Etesia, Property Managers Italia, Colony Capital, Apartments Florence, ClearBnb oltre che da privati cittadini, contro la delibera firmata dall’ex sindaco Dario Nardella che vieta nell’area Unesco l’iscrizione di nuovi affitti brevi turistici e che era stata inserita come variante al regolamento urbanistico fiorentino, nell’ottobre 2023, con Nardella sindaco e assessore all’Urbanistica. Norma che non è stata però inserita nel Poc, approvato successivamente dal Consiglio comunale. Per questo, secondo i giudici la norma è decaduta e con essa «gli effetti pregiudizievoli prodotti dalla variante», cioè il divieto di iscrivere nuovi appartamenti al portale per gli affitti brevi.
Il Tar ha bacchettato Palazzo Vecchio: «Lo stralcio dal Piano operativo del divieto delle locazioni brevi turistiche finisce, infatti, con il comportare un vistoso disallineamento tra le misure di salvaguardia originate dall’adozione della variante al Regolamento urbanistico e le scelte effettuate dal Comune». Ciò genera, secondo il Tar, una «incompatibilità tra l’assetto territoriale futuro preconizzato dalla variante al regolamento urbanistico» e quello pronosticato dal Piano operativo, che non prevede lo stop. Inoltre il problema secondo i giudici «non può essere risolto, come vorrebbe il Comune di Firenze, ritenendo che fino all’acquisto di efficacia del nuovo Piano operativo continuino a trovare applicazione le misure di salvaguardia del vecchio Regolamento urbanistico». Insomma, «non ha fondamento» l’idea del Comune di Firenze secondo cui la variante al Regolamento urbanistico sarebbe «insensibile» al nuovo Piano operativo, anche se non ancora in vigore (lo sarà entro dicembre). I giudici non hanno dubbi: «La pianificazione urbanistica richiede scelte univoche e non tollera la coesistenza di regole contraddittorie».
Secondo il Comune però lo stop è solo momentaneo e la ritrovata libertà di iscriversi al portale terminerà tra pochi giorni, con la nuova approvazione del blocco in giunta. «Andiamo avanti senza indugio: nella prima seduta utile della giunta porterò l’approvazione della variante per ribadire lo stop agli affitti brevi — dice la sindaca Funaro — Rimane l’inerzia di un governo indifferente rispetto ai problemi di overtourism. Continuerò a chiedere al governo provvedimenti nazionali che sono sempre più urgenti». Una nuova approvazione, che arriva dopo la prima adozione della variante in giunta, che parte da un presupposto: «La sentenza del Tar non annulla la variante e non entra nel merito del lavoro fatto dal Comune e della legittimità della delibera, ravvisando solo un non condivisibile cortocircuito tra i due strumenti urbanistici, variante adottata al Ru e Poc approvato ma non ancora efficace». E per l’ex sindaco Dario Nardella quella di ieri «è una buona notizia: dal Tar non è arrivata nessuna bocciatura della norma, nessuna dichiarazione di illegittimità». «Questo significa che il Comune potrà perfezionare il processo per rendere le misure definitivamente efficaci, come ha dichiarato giustamente Sara Funaro — aggiunge — L’esperienza di Firenze diventi un modello nazionale ed europeo. Nei prossimi mesi porterò in Parlamento europeo, con molti colleghi, un provvedimento che porti la Commissione ad emanare regole europee per strumenti per bloccare o limitare gli affitti turistici brevi che sono tra le cause dell’aumento degli affitti e dei costi degli immobili che mettono in difficoltà decine di migliaia di famiglie italiane e che rischiano di impoverire l’identità e i servizi dei nostri centri storici. Avanti tutta con questa battaglia al fianco della sindaca di Firenze per superare l’immobilismo di questo governo».
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