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7 Aprile 2024Il piano di Cgil, Cisl e Uil presentato alle forze politiche in corsa. «Chiediamo uno scatto in avanti»
Luca Gasperoni
Un piano diviso in otto macro aree per tratteggiare «un futuro diverso per la nostra area metropolitana», caldeggiando «uno scatto in avanti». Dalle politiche abitative per far fronte all’emergenza casa e all’impatto del turismo alle infrastrutture e ai trasporti, passando per lavoro e sviluppo ma soprattutto dalla sicurezza in città. Con tanto di bacchettate a due progetti simbolo dell’attuale amministrazione — multiutility e aeroporto di Peretola — su cui i sindacati fiorentini si dicono pronti a organizzare incontri specifici nelle prossime settimane, e un invito alla cautela sul «multificio». A smuovere la campagna elettorale che stenta a decollare ci pensano Cgil Cisl e Uil che ieri hanno presentato a Palazzo Vecchio il documento unitario «La Firenze del domani» rivolto a tutte le forze politiche in campo per le elezioni comunali del prossimo 8 e 9 giugno. Nella speranza di impedire la trasformazione di Firenze in «una città a cerchi concentrici: non una città polivalente e policentrica ma animata dal fatto che le periferie subiscono semplicemente i processi di trasformazione dettati dal centro, caratterizzato dalla rendita».
All’evento erano presenti, oltre al presidente dem del Consiglio comunale, Luca Milani secondo cui «è possibile e doveroso fare sintesi, è l’auspicio che vogliamo mandare», anche il consigliere di Spc, Dimitrij Palagi e il consigliere FdI, Alessandro Draghi. Per il segretario della Cgil fiorentina, Bernardo Marasco che sta lavorando con Palazzo Vecchio a un protocollo per estendere il progetto «cantiere trasparente» e lo stop dei subappalti a cascata, la priorità «è il contrasto del lavoro povero, sia negli appalti pubblici sia nel settore privato, dove le leggi producono una deregolamentazione selvaggia».
Accanto c’è il tema dell’abitare, «sono necessari interventi sull’edilizia e sugli studentati pubblici così come la regolamentazione degli affitti brevi anche fuori dell’area Unesco». Il segretario della Cisl, Fabio Franchi, invece pone l’accento sulla necessità di portare a compimento le infrastrutture come la stazione Foster, l’alta velocità ferroviaria e le tramvie. Ma anche «la coesione sociale, perché non c’è futuro se non c’è rispetto e dignità» che si lega a doppio filo al tema della sicurezza. «Un problema prioritario per i candidati sindaci», chiarisce il segretario della Uil fiorentina, Paolo Fantappiè, secondo cui «dobbiamo riprendere il controllo del territorio, in particolar modo di alcune aree come le Cascine e la stazione Santa Maria Novella».
Tra i tasti dolenti, sottolineano i sindacati nel documento, c’è la multiutility: pur condividendo, infatti, la necessità di una quotazione in Borsa e la costituzione di una holding, «è necessario che non sia una mera operazione societaria e finanziaria» garantendo «la certezza di una governance pubblica». L’altro aspetto è l’aeroporto di Peretola: «Nonostante permanga un giudizio differente sulla condivisibilità del progetto di ampliamento si condivide la necessità di uno sviluppo del sistema aeroportuale». Qualche perplessità anche sullo scudo verde, su cui si richiede «da subito un tavolo permanente per monitorare la fase sperimentale e condividere le azioni successive» e il tema delle multe alla guida, «utilizzando con cautela il sistema sanzionatorio». In linea con le posizioni di Palazzo Vecchio c’è invece «la totale contrarietà» alla creazione di un Cpr sul territorio e «rilancio e rivitalizzazione di Firenze Fiera».
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