Le reazioni
di Azzurra Giorgi
Interrogazioni al ministro dell’Interno, richiesta di « pene pesantissime », condanne nette contro quanto accaduto ieri mattina davanti al Liceo Michelangiolo. Una « aggressione squadrista» diventata bufera politica, con la richiesta al governo di «prendere immediatamente posizione » . Lo ha chiesto, ieri, tutta la sinistra e il centrosinistra, oltre a sindacati, associazioni. Ma alle 20.30, a più di 12 ore dalla violenza, nessuno degli esponenti del governo nazionale si era espresso. Né la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, né il ministro dell’interno Piantedosi.
Eppure di sollecitazioni al governo ne sono arrivate molte, per tutto il giorno. Il sindaco Dario Nardella, che nel pomeriggio ( con l’assessora Sara Funaro, il presidente del consiglio comunale Luca Milani e il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo) ha incontrato il collettivo degli studenti del Michelangelo che per martedì pomeriggio hanno indetto una manifestazione antifascista, è stato il primo a parlare di « violenza squadrista » , dicendo poi: «Ci aspettiamo una condanna unanime di tutte le forze politiche. Chiedo chiarezza anche sulla dinamica politica. Auspico che non ci sia dietro un atteggiamento intenzionale: si tratterebbe di chiamare in causa tutti i responsabili dei movimenti coinvolti. Valuteremo se costituirci parte civile».
I deputati Pd Federico Gianassi ed Emiliano Fossi ( che ha chiesto «pene pesantissime») hanno annunciato che presenteranno delle interrogazioni al ministro degli Interni, ma tra i dem hanno parlato pressoché tutti: Elly Schlein ( « Solidarietà agli studenti che hanno subitoun’aggressione squadrista») e Stefano Bonaccini, che dal Mandela Forum ha parlato di «atteggiamenti tipicamente fascisti» chiedendo al governo « una condanna molto dura » , il presidente di Regione Eugenio Giani («Mi auguro che gli aggressori vengano prontamente individuati e puniti»), e poi deputati, l’ex segretario dem Nicola Zingaretti ( « È di questa violenza neofascista che bisogna preoccuparsi, non dei baci o della libertà degli artisti in tv»), la candidata alla segreteria toscana ValentinaMercanti, molti assessori e consiglieri di Palazzo Vecchio. E poi Cgil, Libera, Anpi, M5S, Sinistra Progetto Comune, Italia Viva, col coordinatore toscano ed eurodeputato Nicola Danti che ha detto che «la credibilità della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del fedele scudiero Donzelli è in discussione. Cosa aspettano a esprimere una condanna netta nei confronti degli squadristi dei quali è stata confermata l’appartenenza ad Azione Studentesca? Col silenzio rischiano di rendersi complici morali».
L’appartenenza dei 6 giovani ( di cui 3 minorenni) al gruppo legato a Fratelli d’Italia è stato verificato anche col volantino che avevano in mano, con su scritto “ Sogna, combatti,distinguiti per vivere davvero. Azione Studentesca”. Un’appartenenza che ha fatto replicare duramente Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, a una nota diramata in giornata dal coordinatore cittadino di FdI Jacopo Cellai in cui esprimeva « profondo rammarico per gli scontri » e condannava « ogni forma di violenza da chiunque esercitata», auspicando « che tutti, soprattutto coloro che rivestono incarichi istituzionali come il sindaco di Firenze, abbiano accortezza nel commentare l’accaduto senza additare responsabilità prima che le stesse siano acclarate». Il leader di SI, a quel punto,ha sottolineato l’appartenenza di alcuni aggressori ad un organismo istituzionale, la Consulta provinciale degli studenti, ritenendo per questo il fatto ancora più grave. « Sarebbe ora che FdI, ad ogni livello, tagliasse ogni ambiguità su questo». Lega fiorentina e Forza Italia (cittadina e regionale) hanno condannato l’accaduto nel pomeriggio, chiedendo chiarezza sui responsabili.