Brano tratto da “Oltre il Ponte” , testo di una canone scritto da Italo Calvino

Silenziosa sugli aghi di pino
su spinosi ricci di castagna
una squadra nel buio mattino
discendeva l’oscura montagna. (…)

(..) oltre il ponte ch’è in mano nemica
vedevam l’altra riva, la vita
tutto il bene del mondo oltre il ponte

https://www.ildeposito.org/canti/oltre-il-ponte

Calvino, nel testo di una canzone scritto nel 1958 trasmette lo spirito della guerra di liberazione contro la dominazione nazi-fascista. Tuttavia oggi, in presenza di una competizione democratica per l’amministrazione di un Comune, a chi potremmo riferire “tutto il male avevamo di fronte” e “oltre il Ponte in mano nemica”? Oggi tutto il bene sarebbe da una parte e tutto il male dall’altra, secondo l’attuale lista “Oltre il ponte”, lista civetta del Pd che vuole demonizzare gli “altri”, i nemici: gli attacchi personali e una catalogazione secondo vecchi schemi (destra-sinistra) lo dimostrano. Eppure, dentro una democrazia, sfugge che la libertà conquistata con il sangue possa essere esercitata anche da una lista civica “vera”, formata da persone di diverse esperienze, che possono appartenere a tutto l’arco costituzionale, quanto a sensibilità politiche. Chi è allora il vero nemico, il fascista? Chi critica la libertà dei cittadini di dar vita a un soggetto nuovo senza i vecchi personaggi della politica pianese, libero e autonomo, che localmente supera divisioni manichee, o chi coltiva libertà di espressione e di inclusione?