Testo e Suono Musica come qualcosa “che solo coi suoni si può dire”
21 Settembre 2023Di Giorgi passa a Iv “Nel Pd mi sento ospite non gradita”
21 Settembre 2023Intellettuali, artisti, docenti in difesa di Risaliti e Nardella criticati nell’intervista
Chiara Dino
Ci sono le firme di Giovanni Iovane, direttore dell’Accademia di Brera, Stefano Karadjov, direttore della Fondazione Musei Brescia, Arabella Natalini, direttrice del Museo degli Innocenti a Firenze, Laura Lombardi docente all’Accademia di Belle Arti di Firenze, come Carlo Falciani e Marcella Cangioli, di Giorgio van Straten, che adesso guida la Fondazioni Alinari. E poi ci sono alcuni artisti, da Giulio Paolini, a Maurizio Nannucci e Sandro Mussida. C’è Tiziana Frescobaldi, collezionista come Alberto Pecci e Paola Salvadori, e anche Luca Dini presidente di Fabbrica Europa.
Sono 67 i firmatari di una lettera-appello scritta per esprimere «disagio riguardo a quanto il direttore delle Gallerie degli Uffizi, sul quale circolano le voci di possibile candidatura a sindaco proposto da Fratelli d’Italia, ha formulato nei confronti del direttore del Museo Novecento, Sergio Risaliti» nell’intervista rilasciata al Corriere Fiorentino il 14 settembre in cui asseriva che «Firenze in questi anni è peggiorata». Un’intervista che toccava temi cittadini a tutto campo, e nella quale il direttore Schmidt ha espresso un giudizio tutt’altro che lusinghiero nei confronti del direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti, dicendo in sostanza: «I capolavori (dell’arte contemporanea, ndr ) sono al Museo Casamonti. Il Museo Novecento porta nomi già affermati ed è uno scandalo che il direttore di uno dei centri meno visitati prenda 120 mila euro e i lavoratori 5 euro l’ora».
Una settimana di tempo e poi questo gruppo di storici dell’arte e intellettuali — non ci sono nomi della politica — hanno chiesto un cambio di passo nel dibattito cittadino, disancorandolo a diatribe personali e attaccando Schmidt circa l’opportunità che, da direttore degli Uffizi faccia affermazioni così politiche quando si parla di lui come possibile candidato del centrodestra (cosa che lui non ha mai smentito).
L’argomento, per altro è lo stesso che, all’indomani dell’intervista aveva sollevato anche l’assessora al welfare della giunta Nardella, Sara Funaro, anche lei tra i possibili candidati sindaco ma ovviamente per il centrosinistra. In questo senso si legge nella lettera: «Prima di lanciarsi in campagna elettorale Schmidt dovrebbe forse aspettare di lasciare il suo mandato di direttore di un museo pubblico, alla cui direzione è peraltro giunto grazie al ministro del governo precedente, Dario Franceschini (oltre a esser stato riconfermato nel 2022 per il secondo mandato, presidente del Fec, Fondo Edifici di Culto, con un incarico retribuito dal Ministero degli Interni)». Inopportuna dunque per i firmatari la presa di posizione del numero uno degli Uffizi, in questi giorni in Cina dove sta organizzando delle mostre. Inopportuna perché risulta un attacco allo schieramento politico di Nardella fatta da uno scranno privilegiato come gli Uffizi e perché, aggiungono i 67 — snocciolando una serie di mostre fatte da Risaliti che dimostrerebbero il valore del suo lavoro — «giudicare lo stipendio di un collega, è qualcosa che, in uno stato dignitoso, prevederebbe il richiamo del Ministro dei beni culturali». Il loro obiettivo? «Riportare il dibattito culturale di una città come Firenze su un altro piano e un tono diverso da quello da social network al quale siamo stati abituati negli ultimi anni».