SuperHeavy – Miracle Worker
9 Dicembre 2024Piancastagnaio. Quando il sindaco di Roma Nathan si occupò della miniera del Siele
9 Dicembre 2024Non è una sfida a chi urla più forte o dispensa giudizi, ma una trattativa per arrivare a una soluzione che tuteli i dipendenti
Un appello che dovrebbe essere raccolto da tutti: dall’azienda che vuole chiudere e licenziare, dal governo che minaccia Golden Power, dall’opposizione romana che dichiara vicinanza ai lavoratori, ma usa la crisi per attaccare il governo, e dai sindacati, in particolare quelli nazionali, chiamati a gestire una partita complicata come mai, che richiede senza dubbio più testa che muscoli. Perché in mezzo ci sono 300 lavoratori, a cui si sommano quelli dell’in – dotto. E la crisi si estende ad altri territori, con ulteriori centinaia di occupati a rischio. Ecco, al centro di questo rebus che purtroppo andrà avanti ancora a lungo, ci sono i dipendenti e le loro famiglie. Non è il classico giochino a chi urla di più, fa la voce più grossa o distribuisce colpe, responsabilità e giudizi. La storia ci insegna che i tavoli è sempre meglio utilizzarli per sedersi, trattare e cercare soluzioni, piuttosto che rovesciarli e dar vita a guerre che poi lasciano cadaveri e macerie. Lo devono ricordare i vertici dell’azienda, il ministero, le opposizioni, ma soprattutto i sindacati chiamati a tenere presente la posta in palio, posta che alla fine non pagano impresa e politica, ma soltanto chi dentro quell’azienda opera per portare uno stipendio a casa. “Tutti devono lavorare affinché non naufraghi la trattativa”, ribadisce Fabio. Parole, ripetiamo, condivisibili. E’ improbabi – le che il tavolo di domani sia risolutivo, ma questo non deve equivalere a sfasciarlo, per poi dover ricominciare da zero per mettere insieme i pezzi. L’a l t ro giorno l’ex presidente della Camera, Laura Boldrini, è partita bene sottolineando che in questi casi “non c’è un colore politico. Tutte le forze e tutti gli schieramenti devono remare dalla stessa parte quando si devono salvare posti di lavoro”. Concetto giusto, poi però è naufragata nella più classica e inutile delle polemiche politiche. E’ auspicabile che la rotta di Elly Schlein, segretaria nazionale del Pd, oggi sia diversa, più coerente, più fruttuosa, meno fumosa. Ora come mai occorrono trattative. Non risse