Sì alla delibera sullo stop ad Airbnb Iv vota contro, la Sinistra con il Pd
3 Ottobre 2023News
3 Ottobre 2023di Pierluigi Piccini
Non so se questo articolo arriverà alla fine o si interromperà prima. La causa è dovuta alle assurdità razionali che sto per scrivere, su come rimettere in piedi le istituzioni e soprattutto l’istituzione Comune dall’occupazione dei partiti. Un sogno, lo so bene. Prima questione, la più semplice e che vale per tutti gli eletti: i consiglieri non hanno vincolo di mandato, così come previsto dalla Costituzione e non rispondono esclusivamente ai presunti elettori di appartenenza politica (partiti) che li avrebbero eletti, ma a tutto il corpo elettorale o, per meglio dire, a tutti i cittadini. Aspetto da tenere ben presente. Seconda questione: il Consiglio comunale nella sua totalità è autonomo e si comporta da organo deliberante come tale. Non può essere un membro qualsiasi dell’esecutivo (quasi sempre nominato e non eletto), giunta, a dire ciò che deve o non deve fare. I consiglieri comunali rispondono solo alle leggi dello Stato che regolano il loro ruolo, ovvero quello collegiale a cui appartengono. Chissà quanti di loro conoscono il pacchetto di leggi che sovrintendono alla loro posizione? Si dovrebbero autoregolare nel rispetto dello Statuto comunale e dei relativi regolamenti che il Consiglio stesso si è dato con il Presidente, che avrebbe questa come missione: la difesa del ruolo dell’organo comunale che lo ha eletto. Terza questione e non ultima in ordine di importanza: i dirigenti amministrativi non dipendono dalla giunta così come previsto dal dettato costituzionale art. 97 ma sono indipendenti (nominati a tempo indeterminato per concorso pubblico), svolgono la loro mansione in base a programmi definiti dall’amministrazione nel suo complesso (Giunta più Consiglio) e sono responsabili della loro realizzazione sulla quale vengono valutati. Anche su questo argomento si sconta una riforma lasciata a metà, il decreto legislativo 29 del 1993. Il dirigete (contratto specifico) a differenza del funzionario che ha un ruolo esclusivamente operativo, dovrebbe avere la capacità di unire diverse caratteristiche come, la conoscenza, la cultura e l’esperienza. Insomma l’attitudine a gestire le risorse umane, quelle strumentali e quelle finanziarie. Viceversa, cosa che avviene normalmente nei comuni italiani, tutto è incentrato sulla giunta di nomina esclusivamente partitica (il famoso manuale Cencelli) con il sindaco che è “obbligato” a rispondere soprattutto a quelli che hanno avuto un miglior risultato elettorale, e addio alla legge 81 sulla quale tornerò. A cascata ogni decisione viene presa in base a questa consuetudine dì appartenenza, non soltanto nelle parti più politiche, ma anche in quelle amministrative, dove i processi di fidelizzazione vengono costruiti attraverso situazioni che spesso sfuggono agli stessi consiglieri, i rappresentanti di tutti gli elettori, figuriamoci ai cittadini. Ci potrebbe essere un altro garante dell’applicazione delle leggi e del dettato costituzionale quando ha autonomia, forza e determinazione: il Segretario Generale. Certo è, tuttavia, che il sistema di scelta in capo ai sindaci lo hanno molto indebolito e reso precario. Per non parlare delle nomine nelle varie partecipate dove all’appartenenza si sovrappone la fedeltà. Quest’ultima è stata oggetto di un’interessate articolo di Galli della Loggia sul Corriere della Sera del 21 settembre scorso. Quindi tutto resta bloccato e controllato, dove l’esserci per molti significa anche rinunciare ad essere. E parliamo della famosa legge sull’elezione diretta del sindaco, ancora in applicazione, svuotata, però di tutte le sue potenzialità, legge che aveva ed ha bisogno di correttivi, ma che è stata totalmente annullata dai partiti che hanno ritenuto opportuno appropriarsene, piuttosto che emendarla, generando alcune delle distorsioni di cui sopra. Siamo arrivati in fondo, molte sarebbero le particolarità “tecniche” da evidenziare e criticare che abbisognano, però, di tempo e che potrebbero annoiare perché di dettaglio, dal particolare si costruisce il generale, quindi per il momento preferisco fermarmi qui.