Istat ha diffuso ieri i dati dell’aumento del costo della vita a giugno. Che rallenta Ma le città della regione sono in cima alla classifica nazionale
L’impiegato della Regione ha aperto l’home banking, ieri mattina, e ha scoperto l’ennesimo ritocco al rialzo del tasso d’interesse del mutuo con il quale dieci anni fa ha acquistato la casa per sè e la sua famiglia. La pensionata che abita vicino a lui, invece, è rimasta impietrita davanti ai cartellini della spesa al supermercato: « Altri aumenti, basta, non ce la facciamo più». L’inflazione frena, meno a Firenze però, meno in Toscana, dove le sue città restano su livelli di crescita più alta della media nazionale e occupano le posizioni di prima fascia nella top ten del caro vita.
Ieri l’Istat ha reso noti i dati territoriali dell’inflazione di giugno, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica completa di tutte le città più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita. Dietro Genova, che ha l’inflazione tendenziale più alta d’Italia, pari a +8,5%, c’è subito Firenze, + 7,6% su giugno 2022, e un incremento di spesa all’anno pari a 1.772 euro a famiglia. Il podio nazionale è completato da Grosseto, terza, che, pur avendo la stessa inflazione di Firenze, + 7,6%, ha una spesa supplementare pari a1.713 euro annui per una famiglia tipo. Siena è sesta (+ 7,5%, + 1.691 euro). Nelle prime ventuno posizioni anche Massa Carrara ( dodicesima), Pistoia ( quattordicesima), Livorno (diciassettesima) e Pisa (ventunesima). Costa salato, dunque vivere in Toscana, a giugno terza regione italiana per aumento del carovita:+7,2% e un rincaro annuo di1.595 euro.
Se il calo del prezzi energetici ha frenato gli aumenti, «per alcuni settori come alimentari e trasporti i listini continuano a mantenersi su livelli elevatissimi » , ha segnalato il Codacons, commentando i dati diffusi dall’Istat. Il Codacons, quantoalle tariffe nel settore dei trasporti, segnala in particolare «l’aumento dei prezzi dei biglietti aerei in media + 23,5% su base annua, con punte del +28,9% per i voli nazionali, mentre su base mensile aumentano addirittura del + 10,9%, con punte del +17,8% per le tratte nazionali. Tornano a crescere anche letariffe dei traghetti, che registrano un aumento congiunturale del +6,1%».
Colpita dall’inflazione, dunque, la fondamentale spesa alimentare. Ieri il Movimento Consumatori Toscana è intervenuto sulla questione del caro bottiglietta di acqua a Firenze. « Riteniamo inaccettabile il costo di una bottiglietta d’acqua che oscilla da un minimo di 1,5 euro fino ad arrivare, addirittura, a 3,5 euro. Speculare sulla necessità, tenuto conto delle alte temperature, non fa onore», ha scritto il Movimento chiedendo alle istituzioni locali di « creare fontanelli pubblici » per tentare di arginare i fenomeno.
A sollevare la questione inflazione anche il settore, non proprio di prima necessità, delle gelaterie artigianali, 208 a Firenze con oltre 850 addetti, che hanno diffuso numeri di un’estate positiva, viste anche le ondate di calore che spingono i consumi, ma sulla quale stanno pesando i rincari: « Si stima un 30% in più per le materie prime, come latte, panna o semilavorati, e un 20% in più per l’energia » . ma.bo.