Muore a 99 anni la professoressa che anche negli anni successivi rimase “ la voce di Barbiana” L’arcivescovo: “ Una delle persone più vicine a quell’esperienza”. Domani i funerali
di Antonino Palumbo
Una consigliera, un esempio, una professoressa. Diversa da tutte le altre. Avrebbe compiuto cent’anni il 9 dicembre Adele Corradi, seguace e collaboratrice di don Lorenzo Milani, morta ieri a Firenze. E in tanti ne hanno omaggiato la figura e l’opera, dall’appassionato aiuto a don Milani nella Scuola di Barbiana al ruolo centrale nella redazione collettiva del manifesto educativo “ Lettera a una professoressa”. «Avrei dovuto incontrarla mercoledì prossimo dopo tanto tempo — racconta Agostino Burberi, presidente della Fondazione don Lorenzo Milani — Ci siamo trovati spesso a confrontarci del futuro della fondazione, ma anche sull’opportunità di pubblicare o meno alcuni aneddoti relativi a Barbiana. Adele è stata davvero una figura preziosa per la Scuola: quando ha scoperto quell’esperienza, le ha dedicato tempo ed energie. E a don Lorenzo ha voluto un gran bene».
Anche l’arcivescovo di Firenze, monsignor Gherardo Gambelli, ha sottolineato come Adele Corradi sia stata « fra le persone che più sono state vicino a don Lorenzo Milani» e successivamente « ne ha portatoavanti l’eredità spendendo gran parte della sua vita per i ragazzi e la scuola, ricordandolo negli scritti e partecipando agli incontri a lui dedicati ». «Ha dato dimostrazione di come si possa vivere pensando agli altri più che a se stessi» è il ricordo dei familiari di Corradi, che hanno ufficializzato data e luogo dei funerali, domani alle 11, chiesa del Monte alle Croci a Firenze. A officiarli sarannopadre Fausto Lenti, don Alessandro Santoro e don Andrea Bigalli.
Particolarmente affettuoso il ricordo di Sandra Gesualdi, giornalista, vicepresidente della Fondazione nonché figlia di Michele Gesualdi, allievo e testimone di don Milani. «È arrivata a Barbiana con le scarpette lucide — racconta Sandra — ed è andata via con gli scarponi pieni di fango. Ha continuato a praticare Barbiana ovunque, rimanendone voce schietta e vera. Ricordo che rimase interdetta quando seppe che stavano asfaltando la strada per Barbiana: per lei, tappare le buche era come lavare via le fatiche che portano a tante grandezze. Per me — conclude Gesualdi — è stata anche un confessionale laico, oltre che preziosa fonte di ricordi del passato di mio padre ». Messaggi di cordoglio dall’amministrazione di Vicchio, cui fa capo la frazione di Barbiana, e dalla sindaca di Firenze, Sara Funaro: « Una donna straordinaria, docente apprezzatissima — ha scritto Funaro — che ha concretizzato ogni giorno nel suo lavoro il significato più vero e profondo del concetto di educazione così come lo intendeva don Milani, che infatti la definiva “una professoressa diversa da tutte le altre”».