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Il ritorno in tv di Carcarlo Pravettoni «è stata un’idea a sorpresa della Gialappa’s, che ha sorpreso anche Carcarlo. Detto tra noi, è rimasto deluso dal fatto che nessuno al governo lo abbia chiamato per offrirgli un posto da ministro, visto che brava persona è…». Però a pensarci bene, e Paolo Hendel sta pensando alle prossime elezioni a Firenze, «un certo pravettonismo di ritorno ci sta: guardate Schmidt!». Non si sa ancora se si candiderà a sindaco per il centrodestra l’ex direttore degli Uffizi, ma per Hendel non fa poi così tanta differenza: «Ci avviciniamo a elezioni importantissime nella nostra città e mi fa paura vedere la solita dispersione a sinistra, col rischio che poi non ci si renda conto che dall’altra parte c’è il peggio del peggio». Qui si riferisce alla destra in generale. Anche se, tra il serio e il faceto, «uno Schmidt sindaco sarebbe anche divertente, nel suo essere molto pravettoniano con quell’ego spropositato: è anche vero che lui non è un uomo di destra, è uno che correrebbe per la destra o la sinistra indifferentemente se solo avesse la certezza di vincere, è il tipo che andrebbe anche alle Olimpiadi se solo gli dessero la certezza della medaglia d’oro. Destra o sinistra, l’importante è avere la vittoria in tasca». Hendel ha paura che «Firenze paghi tutti quegli sbagli che si porta dietro da quando non c’è più La Pira, salvo solo Primicerio, ma rischiare di cadere dalla padella nella brace, anche no».
E la «paura» è il sentimento portante del suo nuovo spettacolo che da domani a sabato porta in scena al Teatro Puccini. Titolo senza possibili interpretazioni: Niente panico! . «Visti i tempi, parlerò di argomentini tutt’altro che allegri» premette. Lui e Marco Vicari lo hanno scritto mentre era al capezzale dell’amico Sergio Staino, scomparso lo scorso 21 ottobre. E il racconto è scandito proprio dalle visite in ospedale. «Ci abbiamo messo l’esperienza, i sentimenti, le paure e le gioie vissute con la straordinaria ironia e leggerezza da Sergio anche nei momenti più difficili». La chiave è la perdita dell’ottimismo: «Se penso che ai miei tempi pensavamo di poter lasciare ai nostri figli un mondo migliore… Se Gesù fosse vivo oggi forse cambierebbe messaggio: in verità vi dico che gli ultimi saranno i primi ma non fateci troppo affidamento ».
Lui stesso è sempre stato un ansioso e ha «iniziato a ridere per un bisogno fisiologico, per esorcizzare le mie paure. Per fortuna i negazionisti del disastro che abbiamo intorno, come il cambiamento climatico, non si sono accorti della succursale italiana del nuovo ordine mondiale: accusano Papa Francesco, il miliardario Soros, Bill Gates, Hillary Clinton, i coniugi Obama, Tom Hanks e Celine Dion, tutti tranne l’orso Yoghi. Te lo immagini se scoprissero che a capo del complotto che porterà all’apocalisse ci sono Paolo Brosio, Giovanni Rana, Heather Parisi, Pupo e Bobby Solo».