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L’incertezza sul sì di Schmidt fa fibrillare il centrodestra Nuovo gelo tra Pd e Italia Viva
Se il neo direttore di Capodimonte dovesse dire no all’operazione voluta da FdI, gli alleati vogliono proporre i loro nomi
di Alessandro Di Maria
« Ogni giorno che passa mi sembra che ne siano passati dieci» confessa un esponente locale del centrodestra in attesa di avere la risposta da Eike Schmidt sulla sua candidatura a sindaco di Firenze. Passano i giorni e l’inquietudine aumenta. La volontà era quella di annunciare il nome a dicembre, poi si è passati a gennaio. Ma Schmidt ancora non ha sciolto i suoi dubbi e il centrodestra resta appeso intorno al suo nome, mentre la candidata del centrosinistra Sara Funaro è ormai in aperta campagna elettorale e venerdì sera si presenterà alle 21 al Palazzo dei Congressi. «Ma ti immagini se dopo due mesi che è stato in ballo Schmidt ci tira il pacco?» si interrogava ieri un esponente romano della Lega. Un problema non da poco. Perché se è vero che il suo nome ha messo d’accordo tutti, partendo da Fratelli d’Italia che è stato il grande manovratore, con il deputato Giovanni Donzelli, dell’operazione, fino a Lega e Forza Italia, è altrettanto vero che se non sarà lui il nome con cui correre tutto torna in gioco. E allora il rischio è di andare ben oltre gennaio. «Nella malaugurata idea che nonci sia Schmidt allora è bomba libera tutti » si vocifera sempre dalle parti della Lega. FdI proverà con altri nomi civici, tra cui Stefano Gabbrielli di Enic, ma anche Leonardo Bassilichi, oppure su un uomo di partito,Jacopo Cellai sarebbe il favorito, Marco Stella potrebbe essere nuovamente tentato a correre in prima persona, ma è sempre stato un fautore delle primarie. Su cui il capogruppo in Consiglio regionale di FdI Francesco Torselli ha messo un netto stop: « Quante primarie ha organizzato il centrodestra? Zero. Non ce la facciamo con i tempi. A me piacciono, ma ho paura dei tempi» ha spiegato ieri mattina a Toscana Tv.
E del candidato sindaco del centrodestra ha parlato anche Dario Nardella: «Quello che vedo è che c’è una destra alla ricerca di un candidato, cercasi candidato per la destra, il che dimostra che non hanno lavorato in questi anni per costruire una risposta politica a una classe dirigente » . Parole a cui risponde lo stesso Torselli: « Preoccuparsi degli avversari è la maniera migliore per distogliere l’attenzione dai problemi di casa propria. Nardella ne ha tanti a cui pensare. Pensi a risolvere quelli. Capiamo che a sinistra di candidati sindaco ne abbiano già 3 o 4 di troppo, ma Nardella che fa? Si mette a fare anche il piazzista?». E a proposito di centrosinistra, nelle ultime ore, dopo un riavvicinamento dei giorni scorsi, sembra essersi nuovamente raffreddato il rapporto tra Pd e Italia Viva, con Matteo Renzi che racconta ai suoi che non c’è niente di chiuso e che anzi l’accordo è meno probabile. E anche dentro il Pd ci sarebbe stato un raffreddamento.