Così la politica si è trovata senza più intellettuali
1 Aprile 2023Scatta il ricorso “Assumeteci in Comune”
1 Aprile 2023di Pierluigi Piccini
Le campagne elettorali hanno un aspetto divertente: basta saperlo cogliere. In quella attualmente in corso, a differenza delle altre, chi fa da padrona è una retorica che vorrebbe catturare i sentimenti, i sensi di una città già di per sé molto narcisa. Che sottopone a rischio di diabete il solo colpo d’occhio ai manifesti E allora vai con: “Sento, i profumi e le luci di Siena, la ragione per svegliarmi” (Nicoletta Fabio). Frase zuccherina che fa a pugni con il corpo della candidata, rigido, non in grado di comunicare, in più in alcune foto addirittura a braccia conserte che piacciono tanto alla destra. Le frasi dei vari slogan sembrano essere tagliate per un personaggio che non è la Fabio e sono fuori tempo. Siamo già in un’altra fase, non più quella dell’ascolto. Si capisce che l’agenzia non è locale e che si è dovuta fidare di quello che gli hanno raccontato all’ultimo momento. “Stringo le mani di chi lavora…” e lei lì fotografata a braccia conserte, vestita di nero: non si capisce con quale mano dovrebbe stringere le mani dei lavoratori. Ma è solo una metafora! Qui tutto è astratto, magniloquente anche perché a quelli che non hanno lavoro cosa “stringe”? Inoltre, non ho ben capito se la candidata sia lei o la Meloni, visti i manifesti di quest’ultima per le amministrative del prossimo maggio a Siena. Certo, è meno traumatico per i partiti del centrodestra locali che non compaiono nei manifesti della Fabio, puntare su un piano nazionale dopo cinque anni di governo con il “ricciarello magico”. La Meloni, inoltre, è la stessa che nel 2018 ha fatto da supporter a De Mossi, come dimostrano le tante fotografie sulle sue capatine senesi.
Più divertente è Montomoli, quell’”aperitonyc” è esilarante. Tanto spassosa è la sua campagna che annuncia addirittura una rivoluzione cittadina, con i senesi vestiti con i sanculotti a righe che come giacobini assalgono la Bastiglia. Si ma quale Bastiglia? La sua. Purtroppo il capo dei rivoluzionari si perde anche lui nell’ampolloso, con uno slogan stupendo: “Siena un’emozione senza stagione”. Sensi ed emozioni vengono evocati come se dovessero pubblicizzare un soggiorno turistico. E giù con la retorica, il narcisismo. Quanto a Castagnini, questo candidato non è commentabile, illeggibile! La Ferretti non c’è: ha scelto di apparire il meno possibile, così non si espone e i cittadini possono pensare di lei quello che vogliono, persino fantasticare su una immagine di buonismo che sarebbe distrutta se solo iniziasse ad esserci e uscisse dal suo particolare. Una scelta molto in linea con il modo di fare dei suoi sponsor politico, che hanno l’abitudine di lavorare per vie interne. Voi mi chiederete cosa ci sia da divertirsi? Bella domanda!