Il finale è stupendo: La risoluzione consensuale lascia aperta la possibilità di future proposte basate su presupposti diversi e un numero ridotto di opere, più gestibili.
16 Gennaio 2025
Nessuna assunzione di responsabilità
16 Gennaio 2025
Sono tutte dedicate ad artisti contemporanei le mostre che apriranno questa settimana.
MILANO – Una mostra personale diffusa nel tempo, un progetto sperimentale che ripercorre i trentacinque anni di ricerca e attività di una delle artiste italiane contemporanee più interessanti: si apre il 15 gennaio a BuildingBox “Private Atlas” di Chiara Dynys, progetto espositivo dal taglio antologico, articolato in dodici episodi, a cura di Alessandro Castiglioni. In programma fino al 6 gennaio 2026, la mostra (articolata in tre macro-capitoli intitolati La disseminazione della memoria, Attraversamenti e Viaggio in Italia) rappresenta un vero e proprio viaggio composto da una serie di appuntamenti focalizzati su alcuni aspetti poetici dell’opera dell’artista, attraversando la sua biografia, le sue ossessioni e la sua ricerca.
CATANIA – Alla Fondazione Brodbeck la grande personale di Barbara Cammarata “An interspecies journey”, progetto a cura di Cesare Biasini Selvaggi e Patrizia Monterosso. La mostra, allestita dal 18 gennaio all’8 giugno e basata su un atto di worlding, di creazione di un mondo tanto sciamanico quanto (fanta)scientifico, include oltre 60 dipinti, 10 sculture tessili e alcune installazioni ambientali eseguiti dall’artista tra il 2018 e il 2024.
BOLOGNA – La Fondazione Federico Zeri ospita dal 15 gennaio al 28 marzo “Nuova Mixage Up”, una grande installazione di Flavio Favelli pensata per la sala di lettura della Biblioteca Zeri. A cura di Roberto Pinto, la mostra si propone di contaminare con opere d’arte contemporanea gli spazi architettonici antichi della Biblioteca, grazie a un’installazione di forte impatto visivo formata da una serie di scaffali in legno, simili a quelli che ospitano i libri, contenenti 216 bottiglie di liquori, di forme e dimensioni diverse, raccolte nel corso degli anni dall’artista.
AGRIGENTO – Dal 12 gennaio al 24 febbraio è allestita negli spazi della Fondazione Orestiadi Le Fabbriche la mostra “La Pietra di Damasco” di Michele Canzoneri. A cura di Enzo Fiammetta, il percorso riunisce un corpus di opere realizzato nel corso di un soggiorno dell’artista in Siria nel 2003, tra Aleppo, Damasco, Palmira ed Ebla, presentando al pubblico sculture, disegni, progetti e bozzetti con cui l’artista racconta l’avventura in Medio Oriente.
PIANCASTAGNAIO (SI) – Prosegue fino al 30 aprile la mostra collettiva “Ludus. La maschera e la vertigine”, a cura di Alessandro Bellucci, ospitata negli spazi della Rocca Aldobrandesca. Esplorando il contrasto tra il gioco e la guerra, l’esposizione si articola in oltre 40 opere, includendo installazioni già presentate nella mostra precedente “del ludico dunque gioco” e nuove creazioni, alcune site-specific.
REGGIO EMILIA – “Davide Benati. Encantadas” è in programma a Palazzo da Mosto fino al 2 marzo. A cura di Walter Guadagnini, la mostra ripercorre la carriera artistica ormai cinquantennale di Benati attraverso una selezione di opere storiche e numerosi inediti. Il percorso presenta circa cinquanta lavori provenienti da collezioni pubbliche e private e dallo studio dell’artista e si conclude con una serie di grandi trittici inediti, che testimoniano la continuità dell’ispirazione di Benati e il suo straordinario uso della luce e del colore.
Pagina domenicale del Sole 24 ore
