Il tribuno Lorè
17 Novembre 2023NEWS
17 Novembre 2023Comunicato stampa del 15 novembre 2023
SIENA – “Investimenti per nuovi impianti sportivi, accanto ad un piano sulle strutture, palestre, piscine, campi scuola di atletica leggera, con più sorveglianza ed accessibilità. Allo stesso modo serviranno spazi pubblici e luoghi da vivere, specie nelle periferie e nelle zone limitrofe”. Questo è un passaggio del programma di Per Siena per le elezioni amministrative del 2018.
Chi ha governato nel quadriennio 2018-2023 e – da quello che si può capire – anche l’attuale Amministrazione comunale ha, invece, preso strade diverse, che non hanno annullato il gap strutturale che la città denuncia nell’impiantistica sportiva. Non passa giorno che i media cittadini non si occupino del disagio delle società sportive e degli enti di promozione sportiva, che si trovano nella impossibilità di portare avanti i loro programmi a causa della mancata agibilità di alcuni impianti. Fatto non secondario, l’Amministrazione comunale, abbandonando la pratica delle deleghe, si è accollata una responsabilità diretta, in modo particolare, sulla sicurezza dell’impiantistica sportiva.
A questo proposito, sull’intervento al palazzetto dello sport non possiamo non ricordare un antefatto: la decisione (con delibera del Consiglio comunale del 30.12.2021, non votata da Per Siena) di aver accettato la concessione per cinquant’anni della struttura da parte della Società Sportiva Men Sana. È di pochi giorni fa la notizia della necessità di attuare ulteriori lavori rispetto a quelli preventivati. Lavori che superano abbondantemente il valore dell’immobile, stimato in un milione e quattrocentomila euro. Ebbene, se di tali interventi se ne facesse carico il Comune allora, da quanto ci risulta, ne diventerebbe anche proprietario. La proprietà del Comune annullerebbe di fatto la convenzione tra Comune di Siena e società sportiva Mens Sana, e rinvierebbe la questione all’uso dell’immobile al tema più generale del rapporto tra pubblico e privato (privato sociale in questo caso).
È difficile capire come la maggioranza passata e quella attuale continuino ad avere due pesi e due misure nella valorizzazione del patrimonio sportivo: nel caso del palazzetto dello sport a carico del Pubblico, nel caso dello stadio del Privato. La verità è che in tutti e due i casi il pressapochismo è stato di casa, come più volte da noi denunciato, per le ricadute negative a carico dei cittadini senesi. Ciò dimostra l’assenza di un piano di progetti fattibili per il settore dello sport, capace di chiedere e attrarre investimenti. Alla stessa sorte non si sottrae la piscina di piazza Amendola. Una sola eccezione è rappresentata dal campo scuola di atletica, che rappresenta una realizzazione positiva, anche se ancora non del tutto terminata con funzioni che – sulla carta – non rispondono alle vere necessità dell’atletica. Si tratta di una realizzazione faticosa durata a lungo, con discussioni e prese di posizione da parte dell’Amministrazione comunale difficilmente condivisibili. Una per tutte, il livello e le modalità di accesso alla struttura sportiva.