La mostra “Ludus – La maschera e la vertigine”, presso la Rocca Aldobrandesca di Piancastagnaio (6 dicembre 2024 – 30 aprile 2025), evolve da “Del ludico dunque gioco”. Con opere di 37 artisti, esplora il gioco ispirandosi ai testi di Roger Caillois e Johan Huizinga, in dialogo con l’architettura storica della Rocca Aldobrandesca.
La mostra “Ludus – La maschera e la vertigine”, presso la Rocca Aldobrandesca di Piancastagnaio (6 dicembre 2024 – 30 aprile 2025), evolve da “Del ludico dunque gioco”. Con opere di 37 artisti, esplora il gioco ispirandosi ai testi di Roger Caillois e Johan Huizinga, in dialogo con l’architettura storica della Rocca Aldobrandesca.
Ludus. La maschera e la vertigine
Il progetto espositivo “Ludus – La maschera e la vertigine”, ospitato presso la Rocca Aldobrandesca di Piancastagnaio dal 6 dicembre 2024 al 30 aprile 2025, è un’evoluzione della mostra “Del ludico dunque gioco”, presentata nell’estate 2024 a Serre di Rapolano presso Yurta-Relazioni Culturali. In questa nuova fase, il progetto si amplia con opere inedite e interventi di 37 artisti, configurandosi come un percorso articolato che esplora il tema del gioco attraverso le molteplici possibilità offerte dal linguaggio artistico.
La scelta della Rocca Aldobrandesca come sede espositiva non è casuale: questa imponente struttura del XV secolo, storicamente legata alla difesa e alla prigionia, si trasforma in un contenitore culturale che amplifica il dialogo tra passato e presente. Concepita come una sorta di wunderkammer contemporanea, la mostra si snoda in diversi spazi della Rocca: tre ambienti della prigione, sette stanze distribuite sui quattro piani della torre e una terrazza panoramica che chiude il percorso con una vista suggestiva.
Le opere esposte non si limitano a riproporre quanto presentato nella mostra precedente, ma includono creazioni site-specific progettate per dialogare con l’architettura della Rocca e il contesto storico del luogo. L’ispirazione principale del progetto proviene dai quattro pilastri del gioco teorizzati da Roger Caillois nel saggio “I giochi e gli uomini”: agon, alea, mimicry e ilinx – competizione, azzardo, maschera e vertigine. Questi concetti guidano una riflessione sul gioco come metafora delle dinamiche sociali, culturali e umane, oltre che come attività ludica.
Il pensiero di Johan Huizinga, autore del celebre saggio “Homo ludens”, arricchisce ulteriormente la cornice teorica del progetto. Secondo Huizinga, il gioco rappresenta una dimensione libera, capace di creare mondi temporanei e circoscritti, dove regole accettate volontariamente diventano strumenti per esplorare nuove possibilità. Questo approccio trova espressione nelle opere esposte, che instaurano un dialogo tra artista e spettatore e invitano a entrare in realtà parallele, dove creatività e libertà convivono.
Un punto centrale del progetto è il legame tra ludico e tragico. Il gioco, specialmente nella sua dimensione agonistica, può evocare tensioni e conflitti. La Rocca, con la sua storia di guerre e prigionia, amplifica questa contraddizione, trasformandola in un’occasione per riflettere su come il gioco possa rappresentare tanto un momento di svago quanto un’espressione delle dinamiche umane più complesse. Ad esempio, la mostra richiama la nozione di “gioco serio”, spesso associata alla guerra, e invita a una lettura critica di queste ambivalenze.
L’accessibilità è un elemento fondamentale del progetto. Molte opere sono accompagnate da didascalie commentate e note esplicative che facilitano la comprensione, rendendo il percorso fruibile e coinvolgente per un pubblico eterogeneo. Inoltre, sono previsti percorsi didattici dedicati alle scuole del territorio, con l’obiettivo di stimolare un’interazione attiva e favorire una maggiore comprensione del tema.
La mostra fa parte del programma annuale “AM[i]ATA ARTE, culture contemporanee”, promosso dal Comune di Piancastagnaio, che si propone di valorizzare il territorio attraverso un confronto tra arte e cultura contemporanea. Ogni anno, il programma si concentra su un tema diverso, declinato in progetti che esplorano il dialogo tra tradizione e innovazione.
Con “Ludus – La maschera e la vertigine”, la Rocca Aldobrandesca diventa un luogo di scoperta, dove il visitatore è invitato a “mettersi in gioco”, superando la semplice dimensione contemplativa e diventando parte integrante di un’esperienza immersiva e stimolante. Come l’arte, il gioco qui è visto non solo come intrattenimento, ma come strumento di conoscenza, capace di rivelare nuove prospettive e inedite possibilità.
Con “Ludus – La maschera e la vertigine”, la Rocca Aldobrandesca si trasforma in un laboratorio di pensiero, dove il passato e il presente si incontrano per offrire una nuova visione del gioco. Come l’arte, il gioco non è solo intrattenimento: è uno spazio di scoperta e sperimentazione, che invita il visitatore a mettersi in gioco, diventando parte integrante dell’esperienza.
Ludus. La maschera e la vertigine
Rocca Aldobrandesca di Piancastagnaio (Siena)
Venerdì 6 dicembre 2024 / 30 aprile 2025
Artisti partecipanti
Giorgia Accorsi, Paolo Angelosanto, Jacopo Bellucci, Dominic Blower, Saverio Bonelli, Stefano Boring, Polly Brooks, Mario Consiglio, Stefano Corti, Luca Costantini, Mirco Denicolò, Bruna Esposito, Liu Feng, Danilo Fiorucci, Gigi Fucchi, Benedetta Galli, Riccardo Gemma, Emanuele Giannetti, Fabio Giorgi Alberti, Gabriele Landi, Gianni Lillo, Irene Lupi, Serenella Lupparelli, Mimmo Manes, Miltos Manetas, Marco Montanari, Rinaldo Novali, Carole Peia, Vettor Pisani, Carlo Pizzichini, Sofia Ricciardi, Stephen Roach, Sophia Ruffini, Alessandro Secci, Yu Wang, Cai Xinmeng, Xu Zhenglong.
La mostra è a cura di Alessandro Bellucci
Con la collaborazione di Angela Wang, YURTA Relazioni Culturali;
Consulenza all’allestimento di Jacopo Bellucci, Emanuele Giannetti, Gianni Lillo;
Ente Promotore, Comune di Piancastagnaio.
Schede delle opere e degli artisti
https://drive.google.com/drive/folders/1DRwIOM8cdXA5lOZhpiJDf3u7mJhgZ_pq?usp=sharing
Materiale informativo
https://drive.google.com/file/d/18blFDCcvClc_P3lotzPxqHNtTXLig_Xv
