Per l’imprenditore del Montana “non esiste la crisi climatica” Hegseth al Pentagono anche dopo le nuove rivelazioni sullo scandalo sessuale
NEW YORK — Il presidente eletto Donald Trump ha chiamato nel suo governo un altro negazionista del cambiamento climatico: a guidare l’agenzia federale dell’Energia sarà Chris Wright, uno dei fondatori di Liberty Energy, corporation che ha spinto la produzione di combustibili fossili negli Stati Uniti attraverso il fracking , un processo di estrazione di petrolio e gas da giacimenti non convenzionali. I combustibili fossili sono considerati dalla comunità scientifica tra le cause maggiori della crisi climatica. Nell’annunciarne la nomina, Trump lo ha definito «uno dei pionieri che hanno contribuito a lanciare la rivoluzione americana dello scisto, stimolato l’indipendenza energetica americana e trasformato i mercati e la geopolitica globale ». A conquistare il presidente eletto è anche il carattere: Wright è considerato uno dei “gladiatori” del nuovo governo.
Nel 2019 il petroliere nato in Montana e laureato al Mit aveva fatto una diretta su Facebook in cui beveva liquido estratto dalfracking per dimostrare come non fosse tossico. L’anno scorso, con un video su LinkedIn, Wright aveva ridotto a mito l’allarme ambientale: «Non esisteuna crisi climatica – disse – e non siamo neanche in mezzo a una transizione energetica». Nel 2021 aveva attaccato l’azienda di abbigliamento North Face per essersi rifiutata di produrre giacche destinate a una corporation petrolifera texana. Wright parlò di ipocrisia, ricordando come North Face si affidasse a «tessuti sintetici derivati dal petrolio e dal gas».
Con il petroliere si completa la triade energetica del presidente eletto, che in campagna elettorale aveva rilanciato il vecchio slogan dei Repubblicani “Drill, baby, drill”, “trivella, baby, trivella”. Lee Zeldin guiderà l’Agenzia per la protezione ambientale, e Doug Burgum, governatore del South Dakota e alleato dei petrolieri, avrà il pieno controllo sui terreni federali e i parchi nazionali. E guiderà il Consiglio dell’energia. Ma il percorso nella formazione del “governo dei gladiatori” ha mostrato le prime frizioni. Elon Musk e Robert Kennedy Jr. hanno usato X, dove sono seguiti globalmente da 210 milioni di utenti, per spingere la candidatura del miliardario Howard Lutnick alla guida del Tesoro, scavalcato nel weekend dal finanziere Scott Bessent, amato da Trump, sostenitore della moneta digitale e dell’uso dei dazi come minaccia nei negoziati. «La mia opinione, per quel che vale – ha scritto Musk – è che Bessent sia una scelta di continuità, mentre Lutnick apporterà effettivamente dei cambiamenti». «La continuità – ha aggiunto – sta portando l’America alla bancarotta ». «Con Lutnick – ha commentato invece Kennedy Jr. – il Bitcoin avrebbe il sostenitore più forte».
Sulla guida del Pentagono, invece, non ci sono incertezze nonostante le nuove rivelazioni. L’avvocato del conduttore televisivo e veterano di guerra Peter Hegseth, nuovo capo della Difesa, ha confermato che il suo cliente pagò, con un accordo di riservatezza, il silenzio della donna che lo aveva accusato nel 2017 di averla violentata in una stanza d’hotel in California. Secondo il legale, Hegseth quella notte era «visibilmente intossicato» dall’alcol, ma tra lui e ladonna c’era stato un rapporto consenziente e il pagamento era stato fatto solo per la paura di perdere il posto da showman alla Fox. Effetti su Trump del nuovo retroscena? Nessuno. «Non vediamo l’ora – ha dichiarato il portavoce, Steven Cheung – che il nuovo segretario alla Difesa venga ratificato e possa partire fin dal primo giorno per rendere l’America sicura e di nuovo grande».