“Segni di aggressione su Rossi. Trovato un video ‘cancellato’”
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20 Luglio 2022Orlandi: per 25 minuti è stato vivo a portata di telecamera, nessuno intervenne per salvarlo
Aldo Tani
Il tempo di rimettere insieme i pezzi non c’è stato. Video, immagini e momenti che riaffiorano con violenza. Sapere che David Rossi poteva essere salvato, almeno secondo i medici legali, è un colpo da ko. In un attimo di lucidità però Carolina Orlandi riannoda il filo e va dritto al punto: «Banca Mps sulla morte di David ha necessariamente una responsabilità». Mai, forse, con tanta chiarezza uno dei famigliari aveva puntato il dito contro l’istituto di credito.
«Questo non è accaduto perché nonostante sia stato vivo per 25 minuti a portata di telecamera, nessuno è intervenuto — ha affermato la figlia di Antonella Tognazzi — C’era una persona preposta e pagata da Mps (il portiere Massimo Riccucci, ndr ), che era tenuta per lavoro a guardare le telecamere. Se questa persona avesse chiamato i soccorsi, David sarebbe qui a raccontare quanto accaduto».
La pagina che fa più male della lunga conferenza stampa, ma non l’unica. «La prima cosa che mi ha lasciato senza parole è il ritrovamento video di questa telecamera numero 8, che fino a questo momento non era mai venuto fuori — ha proseguito Orlandi — Questa telecamera ritrae due persone non ancora identificate che escono da un’uscita secondaria della banca, che dà su piazza dell’Abbadia, solo due minuti dopo la caduta di David. Al tempo ci fu detto che in banca a quell’ora non c’era nessuno. La cosa più grave è che quel video fu prima acquisito e poi cancellato».
Al dolore della figlia si somma quello della madre e vedova di Rossi, che si è detta «sconcertata da quello che ho ascoltato». Anche Tognazzi, oltre alla mancata possibilità di salvare il marito, si è concentrata sul filmato inedito. «L’aver reso pubblico che c’è un secondo video — ha evidenziato la donna — con due dipendenti di Mps che escono da lavoro con Davide agonizzante che non solo non intervengono, quando era impossibile non vederlo, ma nemmeno si presentano in procura, è gravissimo». L’ex moglie del manager, nonostante tutto, ha espresso la voglia di non fermarsi: «I periti hanno dato la loro versione dei fatti che non è verità assoluta. Il nostro legale farà le sue mosse e chiederà che i nostri periti vengano sentiti in commissione».
Tra chi non si rassegna c’è pure Ranieri Rossi, fratello di David: «Facciano le prove con un manichino vero e poi vediamo che viene fuori». Lo sosteneva nel 2016, quando fu fatto calare da Rocca Salimbeni un vigile del fuoco, ed è così oggi. A dargli fastidio anche l’accanimento di una parte dell’opinione pubblica sulla pista del suicidio: «Magari in questo momento c’è qualcuno che starà festeggiando. Io non ho mai visto in casi analoghi tutta questa voglia di sostenere un’ipotesi del genere. È evidente che qualcuno ha fretta di chiudere la storia per interessi personali».
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