Gli ultimi giapponesi. “Kyiv può vincere. Ecco il piano, i tempi e i calcoli” (Micol Flammini, Foglio, 16.12). “L’abisso oggi è davanti più a Putin che all’Ucraina” (rag. Claudio Cerasa, Foglio, 16.12). “Cedere l’Ucraina significherebbe permettere a Putin di farsi gioco dell’Occidente, di indebolire l’Europa e la Nato… stanchezza vorrà dire non poter respirare con l’anima” (Aldo Grasso, Corriere della sera, 17.12). Dài, è la volta buona che si arruolano.
Superpirlus. “Giorgetti: ‘Il Superbonus è radioattivo come Chernobyl’” (Libero, 16.12). “… una situazione drammatica ereditata soprattutto per il Superbonus, con qualcuno che faceva la campagna elettorale dicendo che si è potuto ristrutturare gratuitamente casa e ci ha lasciato un buco da 140 miliardi” (Giorgia Meloni, FdI, 17.12). Quindi è sicuro: lo prorogano.
Il portafortuna. “Congratulazioni a Augusto Barbera nuovo Presidente della Corte Costituzionale, giusto e dovuto riconoscimento” (Piero Fassino, deputato Pd, Twitter, 12.12). Povero Barbera, non meritava.
Senti chi parla. “’La corsa a intercettare uccide l’intelligence’. Parla Mancini, principe degli 007” (Unità, 16.12). Viva Tavaroli, Pollari e Pompa.
Ha stato Putin. “E ora l’Ucraina teme un Putin dei Carpazi” (Anna Zafesova, Stampa, 16.12). “Vento russo sulla Serbia” (Stampa, 17.12). Ora che è moribondo, Putin è ovunque.
Ha stato Conte. “Il tema qui è l’abilità di Conte nello stare sulla scena, rubandola a Schlein e Pd… non esita a mettere in campo ogni astuzia che la spregiudicatezza gli suggerisce… nello sforzo di superare il Pd nei consensi… l’immoralità della politica non è mai stata un problema per il capo dei 5S” (Stefano Folli, Repubblica, 16.12). Strano che un leader voglia aumentare i consensi del suo partito anziché quelli altrui: arrestatelo.
Ruocco e le sue sorelle. “L’ex M5S Carla Ruocco più vicina a FdI: ‘Ammiro molto la premier e la sorella Arianna’” (Libero, 17.12). Da quando combatteva intrepida contro la Raggi.
Madia, ma dai. “Mancava Renzi, lui è uno di noi” (Marianna Madia, deputata Pd, Repubblica, 17.12). Povera stella. Ma voi chi?
Arraffoni. “Da Scurati a Mauro, gli scrittori rossi che si arricchiscono con i libri sul Duce” (Libero, 16.12). “I camorristi fanno vendere, ci si fanno le serie tv. E magari regalano il pulpito da New York da cui dare lezioni di moralità agli italiani. Sempre a pagamento” (Meloni contro Roberto Saviano, 17.12). Per non parlare degli storici che si arricchiscono su Giulio Cesare e Napoleone e degli oncologi che fanno i soldi grazie al cancro.
Non ha stato nessuno. “Pare che l’idea di mettere un’ex deputata berlusconiana, Nunzia De Girolamo, a condurre un talk show nell’ex TeleKabul non stia dando i risultati previsti” (Sebastiano Messina, Repubblica, 16.12). Pare anche che l’idea l’abbia avuta il Pd, il cui capogruppo Boccia è il marito dell’ex deputata berlusconiana, che era anche ministra di Letta. Ma pare che tutto ciò convenga non dirlo.
Attaccati al tram. “Tram Tva, Federmoda: ‘E ora un tapis roulant’”, “Negoziati contro i Tva: ‘Sciagura per il Centro’” (Messaggero, 11 e 13.12). Vergogna, solo due articoli anti-tram in una settimana al posto dei consueti sette-otto: si batte la fiacca?
L’ideona. “Gli emendamenti della Brambilla al Codice: ‘Patente sospesa per chi abbandona gli animali in strada’” (Corriere della sera, 14.12). Anche per chi va a piedi?
Tank show. “La controffensiva ucraina segna la fine dell’era del carro armato” (Domani, 13.5.2022). “Dal fronte ucraino alla Striscia. Il tank è l’arma imprescindibile” (12.12.2023). Come passa il tempo.
Il titolo della settimana/1. “Schlein riparte da Berlinguer. C’è anche D’Alema. E all’evento con Gentiloni l’aspettano un’ora” (Domani, 16.12). Praticamente una seduta spiritica.
Il titolo della settimana/2. “Il termovalorizzatore di Roma diventerò una miniera d’oro. Fornirà una quantità rilevante di metalli, anche preziosi” (Libero, 15.12). Già pronti i ponti aerei dal Klondike.
Il titolo della settimana/3. “Renzi: ‘Io e il mio amico bin Salman: affascinante e ossessionato dai numeri’” (Corriere della sera, 16.12). Il classico amore platonico.
Il titolo della settimana/4. “Il Pd attacca Giorgia ma l’anti-Draghi è lui” (Pietro Senaldi, Libero, 14.12). Lui chi, Draghi?
Il titolo della settimana/5. “Benvenuta Ucraina, ti aspettavamo” (Foglio, 15.12). Per fallire tutti insieme.
Il titolo della settimana/6. “Il Pd non è un partito per cattolici” (Lario Lavia, Riformista, 13.12). Solo per mormoni, buddisti e avventisti del Settimo Giorno.
Il titolo della settimana/7. “L’altra verità sulla sparizione dell’agenda rossa di Borsellino” (Dubbio, 13.12). Sta insieme all’Agenda Draghi.