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4 Marzo 2024NEWS
4 Marzo 2024Continuano a mancare infermieri nelle strutture sanitarie di Siena. Il problema è noto ed è annoso. La situazione potrebbe anche andare a peggiorare in questo 2024 a causa dei molti pensionamenti che si verificheranno nei prossimi mesi. Illustra lo scenario attuale Danilo Malatesta, che è il segretario territoriale del Nursind di Siena. “Nel corso del 2024 ? afferma Malatesta ? andranno in pensione 198 infermieri Asl che lavorano nel territorio della provincia di Siena. La Asl Toscana sud est ha fatto sapere che nel territorio della provincia di Siena verranno assunti 186 infermieri, quindi già questo numero è inferiore rispetto al dato dei pensionamenti. Va inoltre aggiunto che l’Azienda sanitaria locale non ha comunicato quando queste 186 persone saranno assunte. Non ci sono infatti tempistiche al riguardo. Il problema nasce dal fatto che la Regione Toscana non ha fornito per il 2024 un piano di assunzioni, e questo è a mio avviso un fatto assai grave. Mancano quindi le fondamentali direttive regionali. Il risultato è che il turn over non sarà garantito e che quindi nel settore infermieristico si vivranno nei prossimi mesi ancora più difficoltà delle attuali”. Anche perché uno scenario ancora peggiore riguarda gli oss, vale a dire gli operatori socio-sanitari. Afferma Malatesta: “Nel corso del 2024 andranno in pensione 59 oss e a quanto pare ne saranno assunti solamente 16. Un numero, quindi, assai più basso. Si verrà a creare quindi una situazione nella quale gli infermieri dovranno lavorare ancora di più e occuparsi di maggiori mansioni per la carenza di oss”. Le persone che comunque saranno assunte verranno “pescate” dalle graduatorie Estar ancora in essere. “Si tratta di persone ? dichiara il segretario territoriale del Nursind di Siena ? che attendono un posto di lavoro che è certamente meritato, dato che hanno vinto il concorso”. Guardando poi ai singoli servizi, Malatesta aggiunge dettagli assai interessanti. “Voglio parlare del 118 ? dice. ? Il progetto che è stato presentato prevede una riduzione di mezzi medicalizzati e un aumento di mezzi infermieristici. Per fare ciò servirebbero 30 infermieri che al momento non sono a disposizione. Avverrà dunque che gli infermieri presenti e disponibili saranno pagati con prestazione aggiuntiva. E tutto questo costerà in questo territorio un milione di euro”. Prosegue il segretario territoriale del Nursind di Siena: “A Nottola capita che gli infermieri debbano fare turni di dodici ore per sopperire a carenze organiche nei reparti di degenza. Vengono quindi pagati in prestazione aggiuntiva, e invece si potrebbe andare ad assumere altro personale dalle graduatorie in essere. Lo stesso discorso vale anche per l’ospedale di Campostaggia. Problemi si riscontrano anche nel servizio domiciliare, per il quale talvolta i cittadini non hanno l’adeguata risposta. Va a finire che quei cittadini si dirigono e si rivolgono al pronto soccorso, affollandolo”. La situazione è invece migliore, dichiara Malatesta, all’ospedale delle Scotte di Siena. “La previsione ? afferma ? è quella di una carenza di una cinquantina di infermieri nel prossimo luglio. Ma nel policlinico senese lavorano circa 1.100 infermieri; averne 50 in meno è dunque una carenza residuale e non significativa per un ospedale grande come quello di Siena”.