Israël-Iran, la guerre qui vient
27 Aprile 2024Il Pontefice chiederà ai governi regole comuni per mettere un freno alla «tecno-dittatura»
27 Aprile 2024L’ANNUNCIO
La premier in un video social comunica la presenza di Francesco a giugno nella sessione (forse sabato 15) dedicata all’ìntelligenza artificiale «È una sfida antropologica, questa tecnologia deve essere a servizio dell’uomo»
Quando al G7 a presidenza italiana di Borgo Egnazia si parlerà di intelligenza artificiale, interverrà, in presenza, anche papa Francesco. L’annuncio lo ha dato ieri, con un video sui social network personali e istituzionali, la premier Giorgia Meloni: «Sono onorata – ha detto la presidente del Consiglio – di annunciare la partecipazione di Papa Francesco ai lavori del G7 nella sessione dedicata all’intelligenza artificiale. Ringrazio di cuore il Santo Padre per aver accettato l’invito dell’Italia. La sua presenza dà lustro alla nostra nazione e all’intero G7. È la prima volta nella storia che un pontefice partecipa ai lavori del Gruppo dei Sette e il Santo Padre lo farà nella sessione outreach, quella aperta anche ai Paesi invitati e non solo ai membri del G7. Sono convinta che la presenza di Sua Santità darà un contributo decisivo alla definizione di un quadro regolatorio, etico e culturale all’intelligenza artificiale», conclude Meloni.
A seguito dell’annuncio da parte della presidente del Consiglio, la sala stampa della Santa Sede, interpellata sulle modalità della partecipazione di papa Bergoglio, ha confermato che Francesco dovrebbe essere in Puglia “in presenza”. La sala stampa precisa inoltre che l’intervento del papa darà continuità al lavoro sul tema della cosiddetta “algoretica”, il rapporto tra algoritmi ed etica, sviluppato dalla Pontificia accademia per la Vita su impulso di monsignor Vincenzo Paglia.
Non c’è ancora un programmadefinito del G7 di Borgo Egnazia, l’ipotesi è che la sessione sull’intelligenza artificiale possa svolgersi sabato pomeriggio, il 15 giugno.
L’annuncio di Meloni riceve il plauso della maggioranza di centrodestra. E il governatore pugliese del Pd, Michele Emiliano, già si dice, a nome della Regione, pronto ad accogliere papa Francesco.
Con l’intervento di papa Francesco, Giorgia Meloni, in qualità di presidente del G7, cercherà di dare un impulso al dibattito sulla «governance globale » dell’Intelligenza artificiale. Una battaglia su cui la premier italiana non ha ricevuto sponde importanti, sinora, soprattutto dal governo Usa di Joe Biden. Il mondo anglosassone sembra voler consegnare lo sviluppo della nuova tecnologia al
laissez-faire e Meloni in diversi contesti internazionali ha espresso profonda preoccupazione per una deriva “antiumana” dell’intelligenza artificiale. In particolare, nella sua visita negli States di fine luglio, la premier ebbe un confronto di due ore con Henry Kissinger, in cui maturò la convinzione che proprio il G7 dovrebbe prendere tra le mani la «più grande sfida antropologica di questo tempo », come l’ha definita ieri nel video lanciato sui social. Pure l’ultimo intervento della premier all’Assemblea generale dell’Onu ha visto un forte accento sulla tecnologia che sta rivoluzionando i rapporti sociali, quasi più forte dell’accento che pose, al Palazzo di Vetro, su Piano Mattei e migranti.
Il magistero di papa Francesco, i frutti del documento Rome call for AI ethics e le parole del Pontefice al G7 potranno creare, questo l’auspicio della premier, un orientamento verso regole più stringenti che facciano restare «la persona al centro».
Meloni nel videomessaggio social ha ricordato anche il monito di San Giovanni Paolo II all’Onu, nel 1979, per inquadrare lo sforzo del governo sull’intelligenza artificiale: «L’attività politica, nazionale e internazionale – questo il passaggio citato – viene dall’uomo, si esercita mediante l’uomo ed è per l’uomo ». E l’obiettivo che si è dato la presidenza italiana del G7 è «sviluppare meccanismi di governance per garantire che l’intelligenza artificiale sia incentrata sull’uomo e controllata dall’uomo, ovvero che mantenga al centro la persona e abbia la persona come suo ultimo fine ». Un obiettivo non facile da raggiungere, considerando i diversi approcci delle Sette principali potenze economiche, le differenze negli investimenti pubblici e privati, l’incognita su come adopereranno tali tecnologie le potenze che sono fuori dal G7, a partire da Cina e Russia.
L’Italia però vuole intestarsi questa battaglia incerta, in qualche modo anticipata anche nei contenuti del disegno di legge approvato pochi giorni fa in Consiglio dei ministri, in cui tra l’altro sono stati annunciati pene e aggravanti legati all’uso dell’intelligenza artificiale.
L’annuncio della presenza del Papa ha messo ovviamente in secondo piano gli altri temi del G7 annunciati da Meloni: il sostegno all’Ucraina, il lavoro per scongiurare un’escalation in Medioriente, il nesso climaenergia, la sicurezza alimentare, la cooperazione con l’Africa e il contrasto alle reti dei trafficanti di uomini.