Il Punto 25/10/2022
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26 Ottobre 2022
di Daniela Polizzi e Andrea Rinaldi
In campo anche Crt e Compagnia San Paolo
La risposta alla chiamata è arrivata. La prima a farsi avanti è stata Fondazione Cariplo che ha deliberato di intervenire nell’aumento di capitale di Mps con 10 milioni. A ruota, seguiranno le altre grandi. Forse già oggi, con altri 10 milioni, la Compagnia di San Paolo, presieduta da Francesco Profumo che nel ruolo di vertice dell’Acri ha guidato la regia dell’intervento degli enti bancari.
Domani, dopo il cda fiume di ieri, è attesa Crt con 7 milioni. A seguire, Padova, Forlì, Cuneo (con 3 milioni), forse Modena e Verona. E il numero potrebbe aumentare.
Il via libera di questi giorni arriva dopo lo stanziamento delle Fondazioni toscane: CariFirenze e Siena con 10 milioni a testa, CariLucca con 7, Pistoia con 3.
Gli enti devono scegliere come aderire all’aumento, se unendosi cioè agli investitori-chiave che si sono impegnati a sottoscrivere l’aumento fino a 500 milioni (sub underwriting). Oppure attraverso l’acquisto dei diritti in asta. Ieri intanto si è chiusa la finestra per la negoziazione dei diritti che, come previsto, ormai non valgono più nulla e in Borsa si sono azzerati.
Le giornate chiave per l’aumento saranno lunedì 31 ottobre, fine del periodo d’offerta, giorno in cui si saprà quanto dell’aumento sarà stato sottoscritto dal mercato e quanto è l’inoptato che dovrà essere coperto entro il 3 novembre dagli investitori-chiave (Axa, Anima, Denis Dumont, Algebris, Andrea Pignataro) e infine dalle banche del consorzio di garanzia che hanno impegni su circa 400 milioni. Dipenderà dalla quantità di inoptato che, salvo accelerazioni nel finale, potrebbe essere cospicuo.
Il ruolo delle Fondazioni — allertate dal Mef sulla partita Mps già a settembre per stabilizzare il capitale post aumento con azionisti di lungo periodo — potrebbe essere di un certo rilievo per l’istituto senese. E non solo dal punto di vista dell’apporto economico. L’obiettivo del ceo Luigi Lovaglio è infatti di rafforzare la banca con l’aumento di capitale da 2,5 miliardi e portare a termine il piano di rilancio. Ma anche di condurre poi Mps al tavolo delle aggregazioni bancarie. Intanto in Borsa le azioni di Mps hanno chiuso in recupero (+1,7% a 1,98 euro) ma trattano ancora al di sotto del prezzo di emissione dei nuovi titoli.