
Allargamenti, continuità e qualche domanda aperta
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Negli ultimi giorni la posizione di Francesco Gaetano Caltagirone rispetto all’inchiesta milanese su Monte dei Paschi e l’acquisizione di Mediobanca ha dominato il dibattito finanziario. La sua difesa, rilanciata dal consiglio di amministrazione di Caltagirone spa, insiste sulla mancanza di acquisti “coordinati” con Delfin e sulla sostanziale divergenza nei voti assembleari tra i due gruppi azionari, argomentando su tempistiche e quantità differenti negli investimenti in Mediobanca tra il 2019 e il 2024. Borsa Italiana+1
Questa posizione ufficiale è importante e va riportata con precisione: secondo la relazione, negli anni in cui entrambe le partecipazioni si sono costituite, le operazioni non avrebbero seguito un unico disegno comune e, nelle assemblee della banca, i voti espressi da Caltagirone e Delfin sarebbero stati spesso divergenti. Caltagirone ha inoltre annunciato la rinuncia ai poteri delegati di voto sulle partecipazioni in MPS e Generali, affidando le decisioni future a organi indipendenti per rafforzare i presidi di governance. intermediachannel.it
Tuttavia, tali affermazioni non possono essere valutate in isolamento. La Procura di Milano ha disegnato un quadro investigativo più ampio e critico, in cui si ipotizza che le operazioni di acquisizione e i rapporti tra gli attori coinvolti – inclusi Delfin, Caltagirone e l’allora management di MPS – possano aver costituito un piano concertato non comunicato al mercato e alle autorità di vigilanza, con possibili conseguenze ai sensi della normativa sui mercati finanziari. Reuters+1
La difesa tecnica dei soggetti indagati, pur dettagliata, non risolve le questioni sollevate dagli inquirenti in termini di trasparenza e applicazione delle regole di comunicazione e coordinamento obbligatorie per grandi investimenti in strumenti finanziari. L’adozione di procedure di governance rafforzate da parte di Caltagirone può rappresentare un segnale di responsabilità aziendale, ma non equivale di per sé a una dimostrazione di innocenza rispetto alle contestazioni giudiziarie in corso. Reuters
In un contesto così delicato, è cruciale distinguere tra le dichiarazioni difensive delle parti coinvolte e le ipotesi investigative espresse dalla magistratura, che riflettono un quadro probatorio preliminare e non ancora consolidato in sede processuale. Una valutazione completa richiederà tempo, sviluppi istruttori e, se necessario, decisioni giudiziarie definitive che confermino o meno l’adeguatezza delle condotte esaminate.





