La finestra di padre Balducci
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6 Agosto 2022I CONTI DELLA SEMESTRALE
MILANO — Banca Mps sbanda in Borsa (-6,74%) dopo i conti un po’ sotto le attese relativamente agli utili del secondo trimestre, e l’annuncio di nuove richieste extra- giudiziali di risarcimento danni, per 1,8 miliardi. Ma, ormai, la storia del Monte è tutta proiettata verso il futuro: l’attesa per l’ok della Bce all’aumento di capitale da 2,5 miliardi, la convocazione dell’assemblea per l’avvio dell’operazione (già chiamata per il 15 settembre, ma subordinata comunque al disco verde di Francoforte) la realizzazione del piano di esodi volontari, per 3.500 unità, firmato due giorni fa con i sindacati.
«La banca sta procedendo non solo nell’attività commerciale ma a tutta velocità anche nell’esecuzione del piano e siamo convinti che sarà impossibile fermare la nostra determinazione e quindi raggiungeremo tutti gli obiettivi che ci siamo posti», ha detto l’amministratore delegato di Mps, commentando i risultati.
Il semestre si è chiuso con un utile netto di 27,2 milioni di euro (18 realizzati nel secondo trimestre), in calo dell’86,5% rispetto ai 202 milioni dello stesso periodo 2021. Il confronto, spiega la banca, risente di alcune poste registrate nel primo semestre 2021, compreso « il maggior contributo dalla cessione di titoli», l’effetto positivo delle poste fiscali (la valutazione delle Dta) e del miglioramento delle coperture sui crediti deteriorati. Il Cet1 fully loaded è sceso al 10,8% dall’11% di fine 2021 mentre il cost/income ratio, che misura l’efficienza di una banca è pari a 70,2% (70,7 a fine anno). Ieri Mps ha anche annunciato la cessione di 900 milioni di crediti deteriorati.
Nel semestre sono stati accantonati 78 milioni a fronte delle richieste di risarcimento danni (un miliardo nel semestre, altri 800 milioni in agosto) tutte provenienti dallo stesso soggetto (MartingaleRisk, secondo i rumors) per conto di vari fondi e investitori istituzionali, su comunicazioni finanziarie relative al periodo 2008-2020. Richieste definite da Lovaglio «seriali, che nella maggior parte dei casi mancano di documentazione, di legittimità e senza nesso causale, in sostanza infondate». Complessivamente, la banca ha un contenzioso legato alle comunicazioni finanziarie pari a 3,7 miliardi.
Un peso, anche in vista della ricapitalizzazione che vedrà il Tesoro fare la sua parte (ma non oltre) e il mercato chiamato a rispondere con circa 900 milioni. In vista dell’appuntamento è stato appena ampliato il consorzio di banche che ha firmato un pre-accordo di garanzia; ma certo l’appuntamento sarà impegnativo. Nella prospettiva di quel passaggio – necessariamente iperdiluitivo, visto che Mps capitalizza ormai in Borsa 439 milioni – verrà proposto in assemblea l’accorpamento delle azioni, nel rapporto di una a 100.