Mps tira dritto sul maxi-aumento
16 Settembre 2022News, press
16 Settembre 2022Via libera dagli azionisti. Alla banca servono 2,5 miliardi entro il 30 novembre
Silvia Ognibene
siena La velocità a volte è tutto. E a Siena le cose vanno fatte in fretta. In fretta — «solo» quattro ore — si è chiusa l’assemblea degli azionisti della banca più antica del mondo che ha dato il via libera all’ennesimo aumento di capitale. Questa volta vanno trovati due miliardi e mezzo e servono subito perché il 30 novembre si chiude la finestra per «approfittare» degli incentivi all’esodo volontario di 3.500 lavoratori, concordati con le organizzazioni sindacali e cruciali per la realizzazione del piano industriale.
Le assemblee del Monte dei Paschi che duravano dall’alba al sorgere della luna, con tanti piccoli azionisti impegnati a magnificare le gesta di Siena fin dal Medioevo e addirittura a declamare poesie, sono un ricordo. E la rapidità con cui il consesso ieri ha deliberato è un buon auspicio secondo la lettura dell’Ad Luigi Lovaglio, alla guida del Monte dallo scorso febbraio: «Non c’è tempo da perdere. Bisogna fare prima del 30 novembre: è un fatto oggettivo. L’assemblea è stata gestita in tempi ragionevoli, figurarsi se non è un’indicazione buona. Oggi è l’inizio della partita, adesso si corre: in ottobre partiamo con l’aumento di capitale». Di certo a oggi c’è che il Tesoro sottoscriverà l’aumento per la propria quota (il 64%) e resteranno perciò da reperire sul mercato circa 900 milioni. Rumors recenti hanno indicato l’interesse di due storici e strategici partner commerciali del Monte, Anima e Axa: un’opzione alla quale l’Ad ha detto di guardare «con interesse» così come all’eventuale ingresso di altri possibili investitori tra i partner storici «per dare stabilità all’azionariato». Sia Lovaglio che la presidente Patrizia Grieco hanno chiuso la porta ad ipotesi alternative, come «accontentarsi» di una cifra inferiore ai 2,5 miliardi (benché l’aumento sia scindibile, ovvero preveda questa ipotesi) o allungare i tempi o cedere la banca ad altri soggetti: «Siamo impegnati solo sul piano, non su altro», ha detto Lovaglio che ha poi aggiunto: «Fin dal primo giorno siamo concentrati su 2,5 miliardi da portare a casa, in unica soluzione ed entro i termini previsti».
Tutto e subito. La presidente della banca Patrizia Grieco ha sottolineato che l’aumento di capitale sdoganato ieri è «l’architrave del nostro piano strategico». Oltre un terzo delle risorse raccolte con l’aumento servirà appunto per finanziare l’uscita di 3.500 lavoratori. Questo consentirà alla banca di risparmiare 270 milioni l’anno a partire dal prossimo primo gennaio. Per questo, ha ribadito Lovaglio, «i tempi sono brucianti». Alla presidente Grieco un piccolo azionista ha fatto notare che «saranno 200, al posto di 3.500. Per Siena e per il territorio è una disfatta». Di spazio per le poesie alle assemblee del Monte ce n’è rimasto poco.
https://corrierefiorentino.corriere.it