L’Unione europea in guerra
23 Febbraio 2023L’intelligenza artificiale divide gli artisti
23 Febbraio 2023il fascicolo aperto a brescia
Milano
Dopo l’esposto presentato dal consulente di fondi Giuseppe Bivona, anche il governatore di Banca d’Italia Ignazio Visco è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Brescia. L’accusa ipotizzata è quella di «false comunicazioni sociali» in relazione alla contabilizzazione dei crediti deteriorati nei bilanci 2012-2016 di Monte dei Paschi di Siena.
Come anticipato dal quotidiano La Verità, Bivona accusa il numero uno di palazzo Koch di una serie di omissioni: «Per tre anni Bankitalia ha ricevuto 27 esposti in cui si informava i vertici che Profumo e Viola stavano falsificando i bilanci di Mps». Come? Si legge nell’esposto: «Contabilizzando cinque miliardi di derivati alla stregua di investimenti in titoli di Stato»
La competenza sull’indagine è bresciana solo perché, tra i tanti funzionari e consulenti di Bankitalia e Consob contro cui Bivona ha puntato il dito, c’erano anche i magistrati milanesi che hanno condotto le indagini su Mps. Ma la posizione dei tre pm è già stata archiviata e presto potrebbe essere archiviata anche quella del procuratore milanese in pensione Francesco Greco. La richiesta è stata infatti avanzata dalla procura diretta da Francesco Prete, secondo cui allo «scarso garbo istituzionale mostrato da Greco non seguì di fatto una omissione dell’attività del suo ufficio». Bivona si è opposto all’archiviazione e l’udienza in camera di consiglio è stata fissata per il prossimo 12 aprile.
Tutte le altre iscrizioni nel registro degli indagati, compresa quella di Visco, vengono definite un «atto dovuto», e non avrebbero dato ancora vita a successivi accertamenti. Perché, se anche la posizione di Greco dovesse essere archiviata, il fascicolo verrebbe trasmesso per competenza a Milano. Così effettivamente a Visco non solo «non è stato notificato alcun atto», come fa sapere in una nota Bankitalia, ma non sarà notificato per chissà quanto tempo. M. Ser.