Durante la cerimonia degli auguri il sindaco annuncia per domani la delibera
diErnesto Ferrara
« Dicono che sarò ricordato come il sindaco delle tramvie. Per me sarebbe un onore. Però voglio rassicurare i fiorentini: a parte la linea di San Marco che inaugureremo a maggio almeno nei primi sei mesi del prossimo anno niente nuovi cantieri impattanti sui viali», dice Dario Nardella prendendo in mano ieri per la decima volta da sindaco il microfono per gli auguri di Natale ai giornalisti. Annuncia che domani in giunta arriverà la delibera del bilancio dove scatta «la misura dell’azzeramento dell’Imu seconda casa per tre anni per tutti i proprietari che nel centro passano da un affitto turistico breve ad un affitto lungo » , mossa già decisa tempo fa per tentare di mettere un argine alla bolla Airbnb. Qui però la sfida è convincere il gigante delle locazioni brevi ad autolimitarsi: un protocollo di intesa potrebbe presto arrivare e sarebbe un colpo a effetto di fine mandato.
Del resto il prossimo anno, giura Nardella, sarà quello buono dell’aeroporto « che aspetta la Via e poi entro l’estate partiranno i lavori » , della Tav « che inizierà a sbucare davvero sotto la città » , dello stadio «che è una partita nazionale, il governo lo capisca, ho scritto al ministro Abodi » , del « Maggio finalmente in sicurezza » . Ma i veterani dei brindisi natalizi nella sala di Lorenzo con panettonee spumante scuotono il capo: lo sentono da anni. L’altra novità vera è proprio per lui, per Nardella: lo scenario di un ultimo semestre da globetrotter in giro tra i quasi 1.000 Comuni del collegio Centro tra Toscana, Marche, Lazio e Umbria da candidato alle Europee per il Pd è ormai la priorità dell’ex pupillo di Matteo Renzi, il dirigente ex diessino che salì le scale di Palazzo Vecchio da reggente e poi da sindaco nel 2014 promettendo di « non essere il clone di Renzi » . Non lo è stato ma ne ha seguito le orme, però adesso con l’ex rottamatore l’amore è finito davvero. E mentre Nardella sogna di traslocare a Bruxelles la sua aspirante delfina Sara Funaro è pronta a correre per diventare prima sindaca di Firenze. L’ormai ex direttore degli Uffizi Eike Schmidt attacca: « surrealela multa al tenore con 15 vigili. E sullo stadio fossi la Fiorentina non mi sentirei tranquilla» incalza in un’intervista alTirreno. « Io non uso questa città come trampolino » ribatte solo Nardella, volando alto. Ma anche al sindaco è chiaro che, Schmidt o meno, e al netto della corsa alle Europee, su molte sfide nella fase cruciale serviranno mesi di impegno pancia a terra: « Sulla sicurezza, anche a sinistra, io ero uno dei pochi a dirlo 10 anni fa e continuo a pensarlo, anche perché l’aumento dell’immigrazione irregolare è una delle cause dell’insicurezza nelle grandi città. Non mi è ancora riuscito convincere il governo a mandarci 200 agenti in più » allarga le braccia Nardella. E su scudo verde e autorizzazione alla tramvia per San Marco il governo che farà? Il ministro Salvini bloccherà tutto? « I fiorentini l’hanno già capito: la strategia elettorale del centrodestra su Firenze e altre città è cercare di togliere ossigeno alle amministrazioni di centrosinistra. Ci hanno tolto il Pnrr stadio, 30 milioni sulla tramvia. Ma questa strategia sarà un clamoroso autogol» ritiene il sindaco. I bus non funzionano granchè e questo irrita Nardella: «Autolinee Toscana non fa un servizio all’altezza » . Il crollo del lungarno Torrigiani, quella telefonata all’alba del capo dei vigili e poi il sostegno di Mattarella, le 56 piazze rifatte, i tram: il sindaco in serata duetta con l’attrice Chiara Francini per ricordare il suo mandato: «Per i fiorentini ci sarò sempre».