George Orwell’s Revolutions
11 Giugno 2024La Sinistra senza risposte
11 Giugno 2024il caffè
di Massimo Gramellini
Il ritorno dell’«O di qua o di là» di berlusconiana e prodiana memoria può essere letto come la conseguenza inevitabile di una politica che assomiglia sempre più a uno stadio con le tribune vuote (gli astenuti) e le curve piene di ultrà. Oppure, per la prima volta, come il risultato di un’alleanza neanche troppo sotterranea tra due donne, Meloni e Schlein, divise dalle idee, ma unite da un interesse: stroncare le velleità di rivalsa dei maschi-alfetta che hanno da tempo spodestato, Salvini e Conte.
Ad agevolarle è stata una legge elettorale, quella proporzionale, che spinge a contendere i voti più all’alleato che all’avversario, ma anche il pragmatismo che accomuna i loro caratteri, per il resto diversissimi. Hanno collaborato con astuzia, avendo cura di riconoscersi e legittimarsi a vicenda come unica alternativa possibile. L’idea del faccia-a-faccia televisivo — poi abortita, ma certo non per volontà loro — faceva parte di questa strategia. I maschi-alfetta non ci hanno capito quasi niente. Forse le hanno sottovalutate. Forse qualcuno avrà persino ironizzato sulle due secchione, una rinchiusa a Palazzo Chigi a studiare faldoni governativi, l’altra in giro come una trottola a tenere anche quattro comizi al giorno. Ieri Meloni e Schlein hanno reso pubblica una loro telefonata di congratulazioni reciproche, ma non mi stupirei se si sentissero di nascosto molto più spesso, per farsi due risate.