La cattedrale di Parigi torna a risplendere dopo l’incendio di cinque anni fa Il presidente Macron: “Darà alla Francia uno shock di speranza”
PARIGI
Emmanuel Macron entra un passo dopo l’arcivescovo di Parigi, ma prende subito la scena nella cattedrale risorta. Il “miracolo” di Notre-Dame tornata a splendere è stato celebrato ieri in un evento laico e molto mediatico durante l’ultima visita al cantiere quasi terminato. Anche se restano gru e impalcature per i lavori esterni che continueranno nei prossimi mesi, gli interni sono tornati alla magnificenza di centosessant’anni fa, quando l’architetto Viollet-le-Duc aveva completamente rinnovato il gioiello gotico.
«Sono colori sublimi», esclama Macron accompagnato dalla moglie Brigitte mentre ammira dipinti e affreschi che con il restauro hanno ritrovato la magia di un tempo. «C’è un effetto Cappella Sistina», aggiunge Philippe Jost che ha guidato l’immenso cantiere, più di settecento milioni di euro e oltre duemila operai e artigiani, di cui oltre la metà è invitata alla preapertura, un modo di ringraziare gli artefici di un’impresa straordinaria. «Tanti non ci credevano», ricorda Macron nel suo breve discorso, citando la sua promessa annunciata poche ore dopo il rogo che aveva devastato la cattedrale nell’aprile 2019. «Notre-Dame sarà ricostruita in cinque anni», aveva azzardato il leader francese. L’impegno è stato mantenuto nonostante i lockdown durante la pandemia, la contaminazione da piombo che ha fatto chiudere il cantiere per ragioni di sicurezza, persino la morte improvvisa del generale a cui era stata affidata la ricostruzione. E anche se non è stato possibile riaprire a luglio, in occasione dei Giochi di Parigi, sarà grande festa per il weekend dell’Immacolata con una celebrazione il 7 dicembre in tre momenti: repubblicano, con Macron che farà un discorso sul sagrato nel rispetto della laicità dello Stato, poi religioso e artistico.
L’8 dicembre sarà invece celebrata la prima messa nella cattedrale di bellezza abbagliante, con la pietra che ha ritrovato il suo colore ocra delle origini. Intanto però, una settimana prima dalla grande riapertura in cui sono attesi capi di Stato e di governo — è confermata la presenza del presidente Sergio Mattarella — il leader francese ha chiamato con sé fotografi e telecamere per mostrare le prime immagini della “nuova” Notre-Dame. La campagna di comunicazione è stata pilotata dall’Eliseo nei minimi dettagli, con accordi di esclusiva e clausole di embargo, tanto che il video piratato diffuso su X da Elon Musk qualche giorno fa ha scatenato un caso.
Macron ha fatto il suo ingresso nella cattedrale lasciando la precedenza all’arcivescovo di Parigi, LaurentUlrich. Dietro le quinte, ci sono state non poche tensioni con la diocesi nell’organizzazione di questa riapertura in cui l’Eliseo vuole essere protagonista. E la decisione di Papa Francesco di non venire a Parigi — per andare invece in Corsica a metà dicembre — ha irritato Macron anche se dal Vaticano smentiscono qualsiasi sgarbo. Il capo dello Stato spera che la riapertura della cattedrale provocherà uno «shock di speranza». Rivolgendosi aicompagnons du devoir , le corporazioni di artigiani che si tramandano dal Medioevo antichi mestieri come tagliatori di pietra, carpentieri, forgiatori di tetti in zinco, Macron ha detto: «Avete trasformato la cenere in arte».
Il momento più emozionante è stato quando gli oltre mille operai e artigiani sono entrati tra gli applausi. Nella ricostruzione sono state usate le stesse tecniche del Tredicesimo secolo. Macron e la moglie, accompagnati dall’arcivescovo, si sono soffermati davanti alla statua della Vergine col Bambino, hanno ammirato il nuovo reliquiario in cui è custodita la corona di spine e il gigantesco organo che tornerà a risuonare tra qualche giorno. Sulla statua della Pietà un piccolo cumulo di polvere di piombo è stato lasciato nel solco della mano del Cristo morto, a testimonianza dell’incendio.
Fedeli e turisti potranno visitare Notre-Dame a partire dall’8 dicembre con accesso gratuito ma attraverso un sistema di prenotazione online che dovrà gestire un flusso che si prevede immenso. Sono attese fino a quindici milioni di persone nell’anno che seguirà il battesimo di questa rinascita.