“Io, prof precario senza paga da mesi non ho più soldi”
6 Gennaio 2024Per Siena: il movimento che propone un futuro per il territorio
6 Gennaio 2024Oggi ho perso un compagno di strada, quella della musica (in particolare jazz), con cui ho condiviso la nascita di una grande cosa, quella di diffondere e portare la musica jazz nella città di Siena, ma non solo, tutto poi è sbocciato nella nascita di Siena Jazz diventata poi un’importante istituzione musicale internazionale, tutto per merito dell’instancabile Franco Caroni, che non si fermava davanti a niente, eppure ostacoli ne e ne abbiamo avuti, ma lui con una tenacia fuori di misura andava avanti. Era la seconda metà degli anni ’70 quando mi coinvolse nel “suonare il jazz”, io al sax, Franco al basso (Roy Babbington[Soft Machine], così sopranominato da un comune amico), si formò un gruppo jazz e ci avventurammo (era proprio il caso di dirlo) in questo percosso insieme a Luigi Campoccia (tastiere) e batteristi alterni, da Daniele Fusi, Piero Borri, fino ad incontrare Alessandro Di Puccio (qui nelle foto con Claudio Fasoli (Perigeo all’altro sax). Le foto qui ci ritraggono nel 1° concerto di Siena Jazz, tenuto a Siena 1977 a l’allora sezione Borri del PCI in Via Pispini. Ma la svolta fu quando abbiamo “incrociato” il famoso gruppo jazz-rock “il Perigeo” fu allora che si plasmò l’idea di fondare Siena Jazz insieme ai membri del Perigeo e tenere il 1° concerto di Siena Jazz qualche mese dopo. Avrei tante cose da raccontare, compresi i pranzi a casa sua improvvisati da Marcella, la moglie (che tanto abbraccio). Il dolore è profondo. Nella foto a colori insieme a Stefano Battaglia Antonio Caggiano, io, Paolino della Porta e il davvero mitico Franco al Concerto Chigiana meet Siena Jazz.
di Arsenio Stabile