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22 Giugno 2022Positivi sulla soglia dei 4.000 in un giorno. E molti non denunciano di essere malati. L’allarme delle farmacie: “ Code e alto tasso di chi ha contratto il virus”
diValeria StrambiIl
Covid torna a correre. E la sottovariante di Omicron, la versione numero 5, si avvia a diventare quella prevalente data anche la sua capacità, secondo gli ultimi studi, di bucare più facilmente i vaccini. In Toscana il trend dei positivi è in continua crescita e, nelle ultime 24 ore, si è assistito a un vero e proprio balzo dei contagi con 3.812 casi in più rilevati attraverso 1.625 tamponi molecolari e 14.219 test antigenici rapidi. Il tasso di positività è al 24,1%, ma sale al 79,2% sulle prime diagnosi. I ricoverati sono 285 (19 in più rispetto al giorno precedente), di cui 12 in terapia intensiva ( 2 in più). Si registrano anche altri tre decessi, due uomini e una donna con un’età media di 77,3 anni.
La facilità di trasmissione di Omicron 5 ha anche innescato una nuova caccia al tampone. Molte farmacie hanno le liste degli appuntamenti di nuovo piene, con numeri che non si vedevano da prima della primavera e anche la domanda dei kit fai da te è tornata a salire. « Per ora la situazione è sotto controllo, il sistema regge e i posti si trovano senza eccessive criticità, ma indubbiamente l’aumento c’è stato – conferma Marco Nocentini Mungai, presidente di Federfarma Firenze -. Parliamo di un’impennata del 15-20% per quanto riguarda i tamponi eseguiti nell’ultima settimana. A preoccupare però, al di là dei numeri delle persone che si presentano in farmacia, è l’incidenza dei positivi. Tra coloro che fanno il test sono sempre di più quelli che risultano aver effettivamente contratto il virus. Un campanello d’allarme da non sottovalutare». Per i gestori della farmacia Sant’Ambrogio le percentuali parlano chiaro: « Ormai più del 50% di chi viene da noi a fare il tampone risulta positivo. Dato che sale ancora se si considerano gli stranieri in viaggio. Anche se le mascherine non sono più obbligatorie in negozio, consigliamo ai nostri clienti di indossarle comunque » . All’antica farmacia Molteni di via Masaccio la fila inizia fin dalla mattina presto: « Prima facevamo i tamponi su appuntamento, poi da maggio abbiamo deciso di lasciare l’accesso libero essendosi allentata la richiesta. La prospettiva, però, sembra che stia cambiando di nuovo. Oggi ad esempio (ieri ndr) in poco più di due ore, dalle 8.30 alle 11, abbiamo avuto ben 30 persone che ci hanno chiesto di verificare se avevano il Covid».
Sempre molto richiesti anche i test rapidi fai da te: « Ne stiamo vendendo tanti – fanno sapere dalla farmacia San Jacopino -. Le persone più anziane in genere preferiscono venire qui e farsi fare il tampone, gli altri invece scelgono quasi sempre di passare prima dal test in casa e poi eventualmente fare da noi quello di conferma » . Non tutti, però, denunciano la propria positività al sistema sanitario. Un altro fenomeno ormai diffuso è quello di testarsi da soli e aspettare da soli che il virus passi. Ai numeri ufficiali dei positivi vanno quindi aggiunti tutti quelli non dichiarati, che si stimano essere centinaia. Alla farmacia dentro la stazione di Santa Maria Novella la coda c’è più o meno a tutti gli orari. Lì i tamponi non vengono eseguiti, ma i kit fai da te si sono di nuovo guadagnati il primato degli articoli più venduti. Numeri in controtendenza arrivano invece dai supermercati, dove la richiesta sembra invece calata. Nei punti vendita Unicoop Firenze, nei primi 20 giorni di giugno rispetto allo stesso periodo di maggio, si è registrato un – 30% per i test e un – 45% per le mascherine, mentre stabile è rimasta la vendita di gel igienizzanti.