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5 Gennaio 2024Il 31enne colpito dal proiettile
Simona Lorenzetti
Biella Scende le scale di casa reggendosi con le stampelle. Luca Campana, l’elettricista di Candelo ferito a una gamba da un proiettile esploso dalla pistola del deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo, non descrive i dettagli di quello che è accaduto la sera di Capodanno. «Ho spiegato tutto ai magistrati, non posso e non devo dire nulla», chiarisce subito.
Lei ha sporto denuncia contro il deputato Pozzolo, perché ha aspettato tutti questi giorni?
«Perché sono un semplice operaio e lui è un politico».
Temeva conseguenze spiacevoli?
«Eh… sì».
Si è anche detto che lei ha raccolto l’arma da terra?
«Mi è venuto da ridere. Io la pistola non l’ho mai toccata».
Si è spaventato?
«Sono ancora sotto choc. Questa vicenda mi ha molto provato, a poteva andare molto peggio. Alla festa c’erano dei bambini, meno male che è toccato a me».
I suoi figli erano con lei?
«Si, erano alla festa. Ma credo che in quel momento fossero in un’altra stanza. Non ricordo bene».
Ha raccontato ai suoi bambini perché stava male?
«Si, ai bimbi bisogna sempre dire la verità».
È arrabbiato per quello che è successo?
«In parte, per le cose che sono state dette dopo. Comprendo che non c’era nessuna volontà di far del male. Ma è importante assumersi le proprie responsabilità».
C’erano altre pistole oltre a quella con cui è stato ferito?
«Io non ne ho viste».
Si è reso conto che le avevano sparato?
«Non subito. Ho sentito il colpo e un po’ di dolore alla gamba, credevo di essere stato colpito con un paintball. Poi mi sono spostato in un’altra stanza per controllare e quando ho tirato giù i pantaloni ho visto la ferita».
A quel punto?
«Sono stato male. Mia suocera è infermiera e mi ha prestato le prime cure, poi è arrivata l’ambulanza. Volevo andare in ospedale, per sentirmi al sicuro».
Adesso come sta?
«Il dolore è arrivato dopo l’estrazione del proiettile e ancora adesso sento il muscolo contrarsi in un crampo a ogni movimento. I medici dicono che fra una decina di giorni starò bene. Adesso quello che conta è rimettermi in piedi e tornare a lavorare. Sono stato fortunato perché il proiettile è entrato nel quadricipite ed era in fase di uscita dal femorale».
Ha ricostruito ciò che è successo?
«Sono ancora incredulo. Ma della dinamica non posso parlare, la magistratura sta indagando. Posso solo dire che sono stato colpito a distanza ravvicinata e che non ho mai toccato la pistola».
In questi giorni qualcuno l’ha chiamata, l’onorevole Andrea Delmastro lo ha sentito?
«Per me finisce qua, lasciamo stare. Mi aspetto solo di guarire in fretta e tornare alla mia vita».