Accardi, Dadamaino, Apollonio tre donne da… Avanguardia
22 Settembre 2024The Frick Collection
22 Settembre 2024Piancastagnaio. Distretto della pelletteria Il Comune ora si affida a un esperto specializzato
22 Settembre 2024
Provincia
Piancastagnaio, l’annuncio dell’ assessore alle Attività produttive Piccini: «Dovrà promuovere lo sviluppo economico e reperire finanziamenti»
PIANCASTAGNAIO
Il Comune di Piancastagnaio si muove concretamente nella prospettiva della creazione di un Distretto della pelletteria amiatino. È quanto sostiene Pierluigi Piccini, che tra le sue deleghe ha quella allo sviluppo economico: l’amministrazione, afferma l’ex sindaco di Siena, ha già definito l’obiettivo del Distretto industriale, con l’incarico – che sarà formalizzato a breve – a una professionista specializzata. L’indicazione dell’ente è studiare «la promozione dello sviluppo economico, teso a rafforzare il tessuto produttivo esistente, anche attraverso azioni di promozione e partnership con soggetti economici locali, nazionali e internazionali, e con istituzioni scolastiche di livello secondario e universitario, con una Scuola di pelletteria rinnovata; l’obiettivo è creare un Parco tecnologico, articolato in più distretti, con creazione e/o implementazione dei trasporti, dell’accessibilità e della sosta, oltre che dei servizi». Altro aspetto particolare, si sottolinea, «la ricerca di finanziamenti e supporti economici per iniziative di sviluppo del tessuto produttivo esistente (in particolare si segnala il Piano regionale per le aree interne Fesr 2021-27)».Un tema al centro del dibattito, con gli interventi di Cisl e Cgil, su cui l’amministrazione, sostiene Piccini, è al lavoro da tempo partendo dall’analisi di una situazione in rapida evoluzione. «I grandi brand del lusso – afferma – hanno dovuto cambiare il loro sistema produttivo che non si basa più sugli acquirenti-distributori sparsi nei mercati del lusso, in particolare americano, russo e asiatico, dove la concorrenza di Romania prima, Cina a India poi si è fatta fortissima. Il rapporto diventa con i singoli negozi, con il commercio on line, fino all’attuale like-to-like, cioè alle vendite di prodotti di altissima qualità e prezzi stellari direttamente ai clienti».Come ha influito questo sul comparto amiatino? «Quelle dinamiche internazionali – osserva Piccini – ne hanno nel tempo profondamente cambiato la struttura produttiva. Qui, insieme alle industrie del territorio, sono arrivate le grandi firme, come Prada, Gucci, Fendi Celine. Insediamenti che hanno comportato il passaggio delle aziende locali da strutture di 10-15 persone specializzate a produzioni a ciclo completo». E nel quinquennio 2018-2023, osserva Piccini, «il processo di industrializzazione è stato talmente accelerato da cambiare i connotati del tessuto economico locale, che in assenza di manodopera ha cominciato ad assorbirne dalle zone limitrofe, attirando anche molti lavoratori stranieri».