A Siena troppe istituzioni fanno la stessa cosa ossessionate dalla comunicazione
21 Settembre 2024Il Comune di Piancastagnagio ha partecipato al bando per il superamento delle barriere architettoniche (ascensore) nella Rocca Aldobrandesca.
21 Settembre 2024PIANCASTAGNAIO
E’ stato un inizio di stagione difficile, per la Pianese, con il destino che ha messo di fronte alle zebrette, tutte, o quasi, le big del campionato. Eppure loro hanno retto botta alla grande, a livello di prestazione non sono mai mancate e i punti – 4 quelli raggranellati in cinque turni –, potevano essere decisamente di più. Basti pensare che il gol vittoria del Pescara, lunedì, è arrivato con una sfortunata autorete ormai alla fine del match. «Un po’ di amarezza c’è – spiega Mattia Polidori (nella foto), rimasto sul monte Amiata dalla scorsa stagione –, purtroppo l’espulsione (di Odjer ndr) ha condizionato un po’ la nostra partita. Avevamo di fronte un’avversaria forte, organizzata, forse quella che ci ha messo più in difficoltà. Ma abbiamo comunque tenuto benissimo, passando anche per primi in vantaggio». «Sapevamo che sarebbe stata dura – prosegue il difensore bianconero –, ma non abbiamo mai demeritato, nonostante il valore di chi avessimo davanti: con l’Ascoli abbiamo perso per una deviazione, con il Perugia abbiamo disputato una gran partita». E, tanto per rimanere in tema, domenica al Comunale arriverà l’Entella, capolista del girone insieme proprio al Pescara. «Giusto per rimanere ‘leggeri’ – ha sorriso Polidori –. Affronteremo un’altra avversaria forte ed esperta, che punta a stare lassù: ce la giocheremo, come abbiamo fatto finora, cercando di dare il massimo, con umiltà, ma anche con la voglia di toglierci, alla fine, qualche bella soddisfazione, senza presunzione». C’è chi dice che questa Pianese ha le carte in regola per raggiungere i play off… «Noi ci crediamo, ma prima di tutto dobbiamo pensare alla salvezza – ha sottolineato Polidori –. Quello che verrà dopo sarà tutto di guadagnato, ma lo spirito è quello giusto. Siamo una squadra giovane, che lavora tanto e trascinata dall’entusiasmo della promozione. Alla fine, non abbiamo niente da perdere». In estate Polidori è stato vicino al Siena (è di Magione, la stessa località del tecnico della Robur, Lamberto Magrini). «E’ vero – ha ammesso il difensore –. C’è stato un contatto, poi parlando con il direttore e con il mister ho preferito rimanere a Piancastagnaio. Siena è una grande piazza e in Serie D lo stipendio sarebbe stato anche più alto. Se avessi avuto 18 anni avrei firmato subito. Ma ne ho 26 e nel calcio a 26 anni non sei più un ragazzino: mi sono detto che era giusto provarci e sono rimasto. Una scelta che rifarei, credo al 100 per cento nel progetto della Pianese».
Angela Gorellini