Il consueto studio annuale prende in considerazione soprattutto i servizi offerti dalle università ai propri iscritti e il grado di occupazione dei laureati
diAntonino Palumbo
Firenze al top per servizi e nella capacità di piazzare i propri laureati nel mondo del lavoro, ma viene rimandata sulle strutture e sugli aiuti economici a favore degli studenti. Pisa, prima università toscana fra i mega atenei statali. Siena sul podio dei medi grazie ad aule, biblioteche e laboratori. Così il Censis fotografa la realtà accademica toscana nelle Classifiche delle università italiane 2023- 2024, appuntamento annuale a supporto dell’orientamento di migliaia di studenti. Un’analisi articolata basata sulla valutazione degli atenei statali e non, divisi in categorie omogenee per dimensioni, che tiene conto di strutture disponibili, servizi erogati, borse di studio e altri interventi in favore degli studenti, livello di internazionalizzazione, comunicazione e servizi digitali, occupabilità.
Dopo il gran balzo di 102 posizioni nel Qs World university ranking 2024, la prestigiosa classifica internazionale focalizzata su formazione e ricerca, l’Università di Firenze ottiene un altro buon piazzamento fra i mega atenei statali ( oltre 40mila studenti) nella graduatoria del Censis, malgrado la perdita di una posizione – da quinta a sesta – a beneficio di Milano. Unifi appaia la ‘ Statale’ del capoluogo lombardo per i servizi con 80 punti mentre è quarta per occupabilità ( con Roma La Sapienza), comunicazione e servizi digitali, internazionalizzazione. Meno entusiasmanti i punteggi per le voci ‘ strutture’ e ‘borse’, che vedono Firenze rispettivamente in settima e ottava posizione. Per la rettrice Alessandra Petrucci quella del Censis è comunque la fotografia di « un ateneo in salute e vivacemente impegnato nelle varie mission istituzionali » . Oltre al tasso di occupazione dei laureati nel 2022, alla comunicazione e ai servizi, Petrucci evidenzia « la forte vocazione internazionale dell’ateneo, testimoniata dalla numerosa presenza di studenti stranieri e dalle molteplici opportunità di mobilità all’estero».
Quarta in Italia e prima in Toscana fra i mega atenei statali, l’Università di Pisa è prima nel proprio segmento con 86 punti per i ‘ servizi’, vale a dire numero dei pasti erogati, posti e contributi alloggio, numero di iscritti residenti fuori regione. Valutazione ancora più alta (94) per la ‘occupabilità’ dei laureati, seconda solo a quella della Statale di Milano. Riccardo Zucchi, rettore dell’Università di Pisa, sottolinea come spazi e servizi per gli studenti crescano ogni anno «rendendo più comodo e agevole il loro percorso di studio. Sono 400 le aule per la didattica, distribuite in 27 edifici inseriti nel tessuto urbano della città, e 25mila i posti a sedere, per una superficie complessiva di spazi dedicati alla didattica – inclusi laboratori, biblioteche e servizi – di circa 70mila metri quadrati». Fra le politiche di welfare universitario, Zucchi ricorda l’ampia no tax area, l’assistenza sanitaria per i fuori sede, le convenzioni sui trasporti, la massima attenzione per studenti con disabilità e con disturbo specifico dell’apprendimento, i servizi di ascolto e consulenza psicologica.
Rimane sul podio degli atenei dimedie dimensioni ( 10- 20mila studenti) l’Università degli studi di Siena che, pure scavalcata da Trento e Udine, si gode valutazioni di assoluto prestigio che la portano a una media di 93 punti. Di notevole rilevanza è il punteggio ricevuto per le strutture, 106, secondo assoluto fra tutti gli atenei generalisti italiani. Siena è un’eccellenza fra i medi atenei anche alle voci servizi (92), borse (94) e internazionalizzazione (93). Il rettore dell’università senese, Roberto Di Pietra, sottolinea la capacità di « confermarci, da quasi quindici anni, ai vertici della nostra categoria dimensionale, quella degli atenei di medie dimensioni, ed in termini assoluti, dove siamo al primo posto in Toscana e al quarto posto tra tutti gli atenei generalisti italiani a prescindere dalla dimensione».