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26 Luglio 2023Il rapporto Ecomafie di Legambiente: aumentati gli abusi edilizi. Peggio solo Puglia, Sicilia e Campania
Matteo Lignelli
In Toscana nel 2022 sono stati commessi più di 5 reati ambientali al giorno. Quelli accertati dal rapporto Ecomafia 2023 di Legambiente sono 2085, 118 in più del 2021 (erano stati 1967), ma a livello nazionale la Lombardia ha fatto ancora peggio e ci ha superato nella classifica generale. La Toscana, infatti, è risultata settima dopo diverso tempo al sesto posto delle regioni peggiori. «Dopo quelle a conclamata presenza mafiosa» aggiunge il presidente toscano di Legambiente Fausto Ferruzza. Ovvero Campania, Puglia, Sicilia, Calabria e Lazio.
In particolare, preoccupa la cementificazione abusiva. Con 911 reati di questo tipo nel 2022 (contro i 262 del 2021), 860 denunce, 54 sequestri e 2498 illeciti la Toscana è al quarto posto in Italia, tra la Sicilia e la Calabria, mentre Campania e Puglia sono ai primi posti. «Si tratta di piccoli e grandi abusi edilizi, in particolare sulla costa, dove c’è pressione immobiliare» commenta Ferruzza. Livorno, nona in Italia con 203 illeciti di questo tipo, è infatti la provincia con le maggiori criticità dopo Firenze e Lucca. Il caso di Livorno, però, assume contorni nazionali visto che è anche la nona città italiana per numero di reati contro l’ambiente, 565 in totale, cioè un quarto di quelli dell’intera regione. Livorno è seguita da Firenze (258) e Lucca (186), chiudono la classifica Prato e Pistoia. «Sono dati preoccupanti e in crescita che sembrano concentrarsi in modo vistoso sul comparto costiero — aggiunge il presidente di Legambiente Toscana — la provincia di Livorno comprende buona parte dell’Arcipelago, Elba compresa. Lì oltre alla pressione immobiliare preoccupa anche la pesca di frodo».
La Toscana è quarta pure per il numero di reati ai danni del patrimonio culturale, che comprendono furti di opere d’arte, contraffazione e danni alle aree archeologiche. La nostra regione, con 39 beni trafugati nel 2022, arriva dopo Sardegna, Lombardia e Lazio. A livello generale, quindi, ha guadagnato una posizione dopo il terzo posto dello scorso anno, quando c’erano stati 20 furti in più. Dimezzati, invece, gli illeciti legati al riciclo dei rifiuti, passati da 507 a 251. «Ce lo spieghiamo con l’azione di deterrenza della magistratura, portata avanti anche lo scorso anno con l’inchiesta sul Keu» chiarisce Fausto Ferruzza. In sintesi «il rapporto ci dice che la Toscana è ancora molto appetita dalle organizzazioni criminali, ma allo stesso tempo che ci sono ancora tante persone disposte a denunciare».
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