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2 Ottobre 2022Comunicato stampa 30 sett 2022
Quante sono le città di Siena? Il movimento Per Siena si affida ai sociologi per comprendere la frammentazione in atto
Vogliamo una idea di città capace di coinvolgere tutti i cittadini, di unire le attuali frammentazioni: centro e periferie, contradaioli e immigrati, studenti e disoccupati, figli di benestanti che vanno a studiare all’estero e quelli di famiglie disagiate che gli studi li abbandonano troppo presto. Quante sono le comunità aggregate da differenti bisogni? Moltissime, più di quelle che si possono percepire dall’interno di ognuna di esse. Siena è una città in trasformazione, al di là della retorica e dei mondi chiusi che impediscono di leggere la realtà. Non bastano le baby gang o gli omicidi per capire che la città è cambiata? La lettura dei processi in corso non è facile, ma indispensabile. Il movimento Per Siena la sta affrontando, come dimostra l’incontro che si è appena svolto (nella serata di giovedì 29 settembre) con il sociologo Andrea Volterrani. Il concetto è che non serve un programma di buoni propositi per risolvere i problemi, e non sarebbe nemmeno utile imporre parole d’ordine sulle quali stimolare un confronto. Al contrario, bisogna avere l’umiltà di comprendere i desideri di chi vive nei comuni limitrofi, a San Miniato o a Taverne d’Arbia, come quelli di chi abita nel centro storico. Attualmente sono mondi chiusi, toccati a tratti da marginalità, disagi che una certa retorica e l’attuale amministrazione comunale non considerano, ma che sono resi evidenti dai fatti di cronaca. La contrada è un collante storico anch’esso in trasformazione, manca invece un’idea di città complessiva. Come si tiene insieme, allora, una comunità complessa? Questo il tema che il movimento Per Siena intende affrontare con un impegnativo, ma indispensabile, processo partecipativo.