Di Stefano Magi
Conclusa con quasi 4 mila visitatori la mostra Liparà Kredemna (dal greco “fulgidi veli”) del giovane fotografo amiatino Leonardo Sani, classe 2000; la seconda, dopo la prima del marzo scorso allestita alla Fondazione Arte Sacra Contemporanea di Firenze. Dopo quasi due mesi di esposizione all’interno della Fortezza di Radicofani la rassegna, che riflette sul simbolismo del velo, si porta dietro un importante seguito di visite e di apprezzamenti. “Sono molto felice di come sia andata questa esperienza” dice Sani a termine dell’iniziativa “Il progetto fotografico che ho ideato per la Fortezza di Radicofani ha portato alla realizzazione di immagini che proiettano verso l’alto, alla ricerca di una elevazione e al contempo di una rivelazione interiore, oltre i veli del quotidiano e della forma”. La fotografia, in questo progetto, emerge come una finestra sull’invisibile. Ogni immagine, immersa nei suoi simboli epifanici e nei significati nascosti, coinvolge l’osservatore in un dialogo profondo con la realtà. La mostra si propone di sfumare i confini tra il tangibile e l’intangibile ricorrendo al simbolismo profondo del velo. Attraverso la lente della macchina fotografica, qui il visibile diventa specchio di un mondo etereo, invitando a riflessioni nuove su come il mondo materiale possa riflettere e interagire con l’essenza invisibile e profonda della realtà. “Credo di aver costruito un piccolo ma impattante viaggio visivo” conclude Sani “dove la fotografia non è solo un atto di cattura di immagini, ma una riflessione intima e potente sul dialogo tra luce e ombra, visibile e invisibile, verità e apparenza. Scoprendo l’interconnessione tra questi mondi, ci avviciniamo a una comprensione più profonda di noi stessi, del nostro animo in cammino e ovviamente del mondo che ci circonda”. La mostra si è svolta sotto il patrocinio della Regione Toscana, del Comune di Radicofani, del Parco della Val d’Orcia e con il contributo di Stosa Cucine Green Park.