Comment les idées d’extrême droite se sont banalisées dans le monde intellectuel français
6 Luglio 2024L’opera in scena. Luogo teatrale e spazio scenico
6 Luglio 2024Radicofani: Dacia Maraini ospite de La Posta Letteraria. Appuntamento domenica 13 luglio alle ore 18:00
E’ una delle più grandi scrittrici viventi. Ha vinto il Premio Strega, il Campiello e dal 2014 è candidata al Premio Nobel per la Letteratura. E’ stata compagna di Alberto Moravia e amica di Pier Paolo Pasolini, Elsa Morante, Maria Bellonci, inserendosi a pieno titolo nel circolo letterario del tempo, che ha rappresentato uno dei periodi più prolifici e importanti del panorama culturale italiano.
Sabato 13 luglio, alle ore 18:00, in occassione dell’ultimo appuntamento del primo pomeriggio de “La Posta Letteraria” organizzazta all’interno del Bosco Isebella di Radicofani – in provincia di Siena -, Dacia Maraini presenta “Vita mia. Giappone, 1943, Memorie di una bambina italiana in un campo di prigionia” edito da Rizzoli. Intervista Lorenza Foschini, giornalista e scrittrice.
È il 1943, Dacia Maraini ha sette anni e vive in Giappone con i genitori e le sorelline Toni e Yuki. Suo padre, Fosco, insegna all’università di Kyoto, sua madre, Topazia Alliata, è felicemente integrata nel tessuto della città. Il sogno è la pace, si pensa che la guerra finirà presto. Tutto precipita, invece, quando Fosco e Topazia decidono di non giurare fedeltà al governo nazifascista della Repubblica di Salò. La coppia e le figlie vengono portate in un campo di concentramento destinato ai traditori della patria. Per la famiglia Maraini iniziano gli anni più difficili della loro esistenza: con pochi grammi di riso al giorno, tra fame, malattie, attesa, gelo e vessazioni, dovranno imparare a sopravvivere rinchiusi in un luogo ostile insieme ad altri prigionieri. Una delle voci più importanti della nostra narrativa torna in libreria con il suo libro più intimo, il racconto di un tempo terribile tenuto chiuso per decenni in un cassetto della memoria. In una cronaca vivida, dolorosa, commista a pagine di speranza, di incredulo stupore, attraverso gli occhi di una bambina ripercorriamo i lunghi mesi della prigionia di Dacia e dei Maraini nel campo giapponese. Per non dimenticare gli orrori del Novecento, e per celebrare il coraggio, la fedeltà alle idee, il rifiuto del razzismo di una famiglia che ha lasciato il segno nella Storia, e di chi come loro ha lottato per la libertà di tutti.
Contatti Ufficio Stampa
Stefano Magi
+39 338 498 99 06