Intermezzo from Cavalleria Rusticana, Pietro Mascagni
21 Luglio 2024Guerra alle antenne. E’ stata una vittoria partita da lontano
21 Luglio 2024Radicofani: si chiude La Posta Letteraria, incontri con grandi autori e boom di presenze
Lo scorso fine settimana si è tenuta a Radicofani in provincia di Siena, all’interno del Bosco Isabella, La Posta Letteraria, il festival internazionale del libro della Val d’Orcia organizzato dalla associazione Pyramid che ormai da sei anni richiama i nomi più importanti del giornalismo e della letteratura in uno dei luoghi più conosciuti e apprezzati al mondo. Un progetto sempre più in crescita e che quest’anno, nei pomeriggi di sabato 13 e domenica 14 luglio, ha riscosso un grande successo, contando un boom di presenze.
Sabato ad aprire il festival è stato lo storico corrispondente della Rai Antonio Di Bella con “L’impero in bilico. L’America al bivio tra crisi e riscossa” (Solferino), un’avventura cominciata con la prima guerra in Iraq e culminata nell’assalto a Capitol Hill di cui Di Bella è stato testimone diretto e unico cronista televisivo italiano sul posto. Intervista di Paolo Conti. Ha seguito Domenico Starnone, già premio Strega nel 2001 con “Via Gemito”, con “L’umanità è un tirocinio” (Einaudi), una vera e propria autobiografia intellettuale dell’autore stesso. Intervista di Antonio Gnoli. Ha chiuso Dacia Maraini, altro premio Strega e dal 2014 candidata al Nobel per la Letteratura, con “Vita mia. Giappone, 1943. Memorie di una bambina italiana in un campo di prigionia” (Rizzoli), il racconto di un tempo terribile tenuto chiuso per decenni in un cassetto della memoria. Intervista di Lorenza Foschini.
Domenica l’ex pm Teresa Principato ha dato inizio all’ultimo pomeriggio con “Siciliana. Cronache di una vita di donna e magistrato in prima linea” (Fuoriscena), pagine che compongono il ritratto a figura intera di una protagonista della grande stagione della lotta alla mafia. Intervista di Silvia Grassi. Ha poi seguito Claudio Tito con “Nazione Europa. Perché la ricetta sovranista è destinata a finire” (Piemme), in cui il corrispondente da Bruxelles del quotidiano la Repubblica analizza come pandemia e crisi economica abbiano comunque spinto l’Ue nella direzione di una maggiore integrazione. Intervista di Franco Bechis. Fabrizio Biasin ha divertito il pubblico con il suo “Odio il calcio. Perdibili storie di formazione e pallone” (Sperling&Kupfer), campioni, bidoni e verità di un universo condiviso da tutti gli innamorati del calcio. Intervista di Carlo Genta. A chiudere il festival, davanti a una sterminata folla di pubblico, è stato il procuratore Nicola Gratteri, che ha presentato il “Grifone. Come la tecnologia sta cambiando il volto della ‘ndrangheta” (Mondadori), il racconto di come la ‘ndrangheta, analogamente al mitologico grifone, agisca oggi su scala globale, spaziando dal traffico di droga al riciclaggio di denaro nel web oscuro. Intervista di Enrico Bellavia.