Sold out al Teatro Costantini di Radicofani per La Posta Letteraria “OFF”, la rassegna invernale del festival internazionale del libro della Val d’Orcia a cura della associazione Pyramid che tornerà a luglio 2025 con la settima edizione, dopo il grande successo di questa estate che durante i due consueti pomeriggi nel Bosco Isabella ha contato oltre mille presenze e visto un pubblico sempre più affezionato. Il pomeriggio di Radicofani, dedicato al grande giornalismo di Giampaolo Pansa, “il giornalista col binocolo”, come riportava il titolo dell’incontro, è trascorso tra le testimonianze e gli aneddoti speciali di amici e colleghi, Marco Damilano, Franco Bechis e Luca Telese. Presente sul palco anche la moglie, Adele Grisendi, che ha raccontato l’uomo e il compagno di vita oltre il giornalista. A moderare l’incontro, è stata Lorenza Foschini. Per oltre mezzo secolo, insieme al suo inseparabile binocolo Zeiss, Giampaolo Pansa ha raccontato le vicende politiche italiane e osservando da vicino i suoi protagonisti ne ha descritto le espressioni, le smorfie, i sorrisi tirati, i ghigni, le rabbie. Cambiando il modo di fare cronaca politica e creando uno stile giornalistico che ha fatto scuola. “Giornalista dimezzato”, “Dalemoni” (sull’intesa tra D’Alema e Berlusconi), “Parolaio rosso” (Bertinotti), “Balena bianca” (la Democrazia Cristiana) sono soltanto alcuni lemmi di un suo personalissimo lessico con cui ha svecchiato la cronaca politica italiana. Ma la firma di Giampaolo Pansa resta ancora oggi legata anche ai capitoli più importanti e bui della storia italiana, dal disastro del Vajont, alla Strage di Piazza Fontana, alla caduta della Prima Repubblica. Autore in seguito di saggi storici di grande successo come il “Sangue dei vinti”, riedito da Rizzoli proprio quest’anno, Pansa ha lasciato ovunque una traccia della sua forte personalità. Impetuosa, travolgente e anche generosa.