Riposte israélienne contre l’Iran : ce qu’il faut savoir
26 Ottobre 2024The Street Curated by Peter Doig
26 Ottobre 2024vi comunichiamo che domenica 27 ottobre alle 20.30 su Rai3 e su RaiPlay (https://www.raiplay.it/dirette/rai3) tornano le inchieste della squadra di Report.
Quest’anno #Report inizia le sue puntate alle 20.30 CON LAB REPORT: un laboratorio aperto ai giovani giornalisti di inchiesta, proporremo trenta minuti di inchieste realizzate nel rispetto delle risorse pubbliche, con storie e indagini dai territori d’Italia, in difesa dei diritti umani, dei più fragili, dell’ambiente, che spesso non trovano adeguato spazio in tv. Un nuovo punto di vista proposto da Sigfrido Ranucci che ha scelto di dare vita a un progetto ideato insieme a Franco Di Mare.
Seguiranno poi, le grandi inchieste di #Report, con la collaborazione di Bernardo Iovene, Cataldo Ciccolella, Elisa Marincola, Ilaria Proietti, Alessia Marzi e Greta Orsi.
DA BOCCIA A BOCCIONI
di Giorgio Mottola
Collaborazione Greta Orsi
Dopo l’annuncio della puntata di Report, si è dimesso il capo di gabinetto del ministero della cultura Francesco Spano, che era stato l’eminenza grigia nella gestione del Maxxi di Roma durante la presidenza di Alessandro Giuli. Mentre l’attuale ministro della Cultura ne era al vertice, il Museo non ha perso solo migliaia di visitatori ma, come riveleremo in esclusiva, anche milioni di euro di finanziamenti pubblici. A far acqua da tutte le parti sembra essere l’intera politica culturale del governo Meloni, come dimostra la vicenda della mostra sul futurismo. Doveva essere l’evento culturale più importante dell’esecutivo in carica, si sta rivelando un pasticciaccio infarcito di pressioni, conflitti di interesse e di scandali.
LIGURIA NOSTRA
di Luca Chianca
Collaborazione Alessia Marzi
A maggio scorso viene arrestato Giovanni Toti per corruzione e finanziamento illecito. Con lui finiscono in manette anche l’ex presidente dell’autorità portuale Emilio Signorini e uno dei più importanti terminalisti del porto, Aldo Spinelli, che in cambio di soldi al comitato elettorale di Toti ha ottenuto, secondo la procura, il rinnovo di alcune concessioni. Un terremoto giudiziario che ha portato la Regione Liguria a nuove elezioni. Per capire i nuovi equilibri politici e i nuovi candidati, Report è ripartita dalle ultime regionali del 2020, ripercorrendo, attraverso interviste esclusive ai protagonisti sui rapporti tra la criminalità organizzata e il partito di Toti. A sinistra invece, si deve fare i conti con i rapporti che alcuni esponenti hanno con alcune società del Porto di Genova guidate dall’imprenditore Mauro Vianello indagato anche lui nell’inchiesta su Toti, con l’accusa di aver corrotto l’ex presidente dell’Autorità Portuale Signorini.
RIMETTA A POSTO LA CANDELA
di Manuele Bonaccorsi
Collaborazione Thomas Mackinson, Madi Ferrucci
Riciclaggio, autoriciclaggio, contraffazione di opere d’arte. La procura di Macerata ha chiuso le indagini su Vittorio Sgarbi, ex sottosegretario alla Cultura del governo Meloni, accusato di aver esposto in mostra e contraffatto un’opera del Seicento su cui pendeva una denuncia di furto. Si tratta della Cattura di San Pietro, del caravaggista Rutilio Manetti, che risultava rubata nel 2013 al castello di Buriasco, in provincia di Torino. Sgarbi aveva esposto a Lucca nel 2021 un dipinto del tutto identico, escluso un particolare: una fiaccola in alto a sinistra. L’inchiesta giudiziaria era nata a partire da un’inchiesta realizzata da Report e dal Fatto Quotidiano nel dicembre del 2023. Nella puntata in onda il 27 ottobre Report rivelerà gli ultimi aspetti ancora sconosciuti della vicenda, emersi dalle indagini condotte del Nucleo di Tutela dei Beni Culturali dei Carabinieri. L’opera rubata a Buriasco e quella di proprietà di Sgarbi sono due diverse copie dello stesso soggetto – come sosteneva Sgarbi – o sono la stessa opera? Qualcuno ha aggiunto la candela? E su ordine di chi?
LA STRAGE NASCOSTA
di Rosamaria Aquino
Collaborazione Norma Ferrara, Enrica Riera
È la notte tra il 16 e il 17 giugno 2024. Una barca a vela di turisti francesi soccorre un’altra barca a vela, quasi affondata, a 120 miglia dalle coste calabresi. A bordo c’erano 12 migranti, solo una piccola parte di un gruppo di 76 persone, un terzo dei quali bambini, imbarcatosi una settimana prima da Bodrum, in Turchia. Una strage.
È il naufragio di Roccella Jonica, dal porto dove i superstiti verranno trasportati dalla Guardia Costiera. Da quel momento inizia a calare uno strano silenzio su quelle operazioni. Non tornano i numeri delle salme recuperate, le operazioni di trasporto dei cadaveri recuperati in mare si svolgono di notte in porti distanti tra loro centinaia di chilometri, rendendo difficile alla stampa di documentare il naufragio. I parenti che devono riconoscere i corpi, recuperati nei giorni successivi in mare, sono costretti a fare la spola tra diversi ospedali, ma anche i vivi vengono ricoverati in posti diversi, persino in altre province. Nessuna cerimonia comune, nessun messaggio di cordoglio, nessun comunicato in quei giorni dal Governo. Si voleva evitare l’effetto Cutro? Report, con testimonianze inedite, ripercorre tutte le fasi di quel naufragio, dal primo allarme lanciato da Alarm Phone alla gestione dei superstiti e dei rimpatri.
VASTO. ESEMPIO DI SOLIDARIETÀ
di Chiara De Luca
Collaborazione Greta Orsi
La riserva di Punta Aderci è la vetrina del litorale abruzzese. Fu istituita nel 1988 dalla Regione Abruzzo, a gestirla dal 2006, per conto del Comune di Vasto, è la cooperativa Cogcstre che riceve ogni anno da Regione e Comune rispettivamente circa 40 mila euro. La riserva e tutti gli habitat presenti sono sottoposti a tutela, lo scenario unico che la contraddistingue è lo sfondo di una storia di altruismo e solidarietà i cui protagonisti sono i cittadini di Vasto che hanno unito tutte le loro forze per soccorrere sette capodogli spiaggiati sulla costa di Punta Penna. Una testimonianza di quello che è in grado di fare una comunità quando è unita. Le istituzioni invece sono state in grado di valorizzare la riserva e i suoi habitat?