Firenze: «Questa arena non ha eguali Lasciatela così, con concerti ogni settimana»
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Riapre Forte Belvedere. Uno dei luoghi più amati dai fiorentini riprenderà a pulsare di visitatori e di eventi dal 18 giugno al 2 ottobre, tutti i giorni (meno che il lunedì) dalle ore 10 alle 20. Ingresso libero per gli spazi all’aperto, a pagamento negli ambienti espositivi. Dice il sindaco Dario Nardella: «Anche quest’anno sarà inserito nell’offerta culturale estiva con due mostre » . Le esposizioni in programma per tutto il periodo di apertura del Forte sono quella di Rä di Martino (“ Play it again”), organizzata dall’associazione Mus.e a cura di Sergio Risaliti, e “ Fotografe!” prodotta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, a cura di Emanuela Sesti e Walter Guadagnini, con la supervisione della Fondazione Alinari. Sarà presentata nei prossimi giorni la mostra della romana di Martino, artista visuale e film-maker (classe 1975) generalmente interessata a osservare la relazione che la memoria e le dinamiche private instaurano con la cultura bassa diffusa dai media, come le fiction e gli slogan pubblicitari. L’altra esposizione (che in parte si sviluppa a villa Bardini) ha per protagoniste signore dell’obiettivo di ieri e di oggi: opere originali degli archivi Alinari si affiancano a produzioni contemporanee. In mostra “ vintage prints”, album, negativi ( spesso inediti) di una quarantina di fotografe, a partire da quelli delle prime dagherrotipiste degli anni ‘40 dell’Ottocento tipo la francese Bernardine Caroline Théodora Hirza Lejeune. Da lì si percorrono quasi due secoli di immagini, così che le stampe originali di Julia Margaret Cameron, Dorothea Lange, Margaret Bourke-White, Lucia Moholy, Maria Mulas, Ketty La Rocca, Lisetta Carmi, Diane Arbus, Bettina Rheims arrivano a confrontarsi con le produzioni di dieci autrici italiane, Eleonora Agostini, Arianna Arcara, Federica Belli, Marina Caneve, Francesca Catastini, MyriamMeloni, Giulia Parlato, Roselena Ramistella, Sofia Uslenghi, Alba Zari, rappresentanti della generazione più giovane, nata dopo il 1980. Inoltre, due sezioni dedicate a fondi Alinari: quello delle sorelle triestine Wanda e Marion Wulz e quello di Edith Arnaldi, nota soprattutto come scrittrice e artista di area futurista con lo pseudonimo di Rosa Rosà.