Ain’t No Way
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13 Ottobre 2023Il focus
di Giovanni Turi
Firenze, stanze in affitto tra le più costose d’Italia. E a richiederle sono più i lavoratori che gli studenti. Lo evidenzia un’indagine dell’ufficio studi di Idealista.it sugli annunci di appartamenti in sharing presenti sul proprio portale lo scorso settembre. Davanti alle difficoltà nel trovare casa nelle grandi città italiane, l’analisi si concentra sul mercato affittuario su un campione statistico di 10.234 annunci, di cui 106 lo stock di riferimento per l’area metropolitana fiorentina. A fronte di 380 euro mensili per chi studia e 370 per chi lavora, il capoluogo toscano è nei piani alti dei prezzi medi per stanza a livello nazionale: per i giovani universitari si toccano 540 euro — dietro solo a Milano con 700 euro e Bologna 550 —, mentre i lavoratori spendono mediamente 680 euro, venti euro in meno della metropoli lombarda. A Firenze, perciò, di solito quest’ultimi pagano ai proprietari il 26% in più rispetto agli studenti, su cui influiscono canoni concordati tra Comune ed enti universitari e agevolazioni nei contratti di locazione.
Dal report, però, non emerge certo una fotografia rassicurante per gli studenti. Non a caso, si registrala seconda domanda più bassa per gli appartamenti condivisi tra studenti in Italia con appena il 22%, sopra solo a Cagliari ( 17%). Invece, c’è una maggiore ricerca di case con soli lavoratori visto che le richieste si attestano al 27%, cifra superiore solo a Venezia, Cagliari, Genova, Bari e Napoli. Numeri sotto la media nazionale, intorno al 35%, ma che fanno spiccare gli immobili con composizione mista nel capoluogo toscano, dove il 51% delle domande non fa distinzione nello status dell’affittuario e apre le porte a chiunque. Sul fronte dell’offerta, Firenze dal canto suo scavalla la media italiana ( 28%) con quote di case per soli studenti sul 36%, in linea con città come Palermo, Reggio Calabria, Napoli e Cagliari, e quelle per lavoratori sul 38%, seconda solo a Cagliari (46%). Dall’altro lato della medaglia, ciò significa minor flessibilità tra i locatari per una casa aperta sia a lavoratori sia a studenti. Infatti, appena il 26% delle strutture è disponibile a questa opzione, al punto che Firenze si trova terzultima nel Paese dopo Bologna e Cagliari.
In ogni caso, si delinea un mercato degli affitti che negli ultimi anni spinge sempre più lavoratori ad accaparrarsi una stanza, «raggiungendo il 50% della domanda di questo tipo di soluzioni — dice Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’ufficio studi di Idealista.it —. Allo stesso modo, in un contesto di tassi in aumento che rendono difficile l’acquisto, è molto probabile che questa tendenza aumenti nel medio termine e che la domanda di appartamenti condivisi da parte degli occupati superi di gran lunga il 50%, generando ulteriori tensioni sui prezzi».