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22 Giugno 2023News
22 Giugno 2023Siena calcio, terzo crac in 5 anniIl Comune: «Siamo impotenti»
I tifosi si appellano all’amministrazione, per il momento il club resta di Montanari
Aldo Tani
siena Inutile appellarsi al giudizio della Covisoc. La Commissione di vigilanza si esprimerà entro il 30 giugno, ma il Siena nella prossima stagione non parteciperà al campionato di serie C.
La domanda presentata in prossimità del gong (fissato alla mezzanotte di martedì) si è rivelata incompleta. Il patron Emiliano Montanari a sorpresa ha versato le ultime due mensilità ai tesserati. I bonifici in parte sono arrivati ieri, ma a fare fede era la data di registrazione. A mancare però è la fideiussione da 350 mila euro. Quella che avrebbe permesso alla società bianconera di avere il via libera. Il proprietario avrebbe fatto sapere ai giocatori di aver tentato fino all’ultimo di ottenere il nulla osta dalla banche. Nell’operazione sarebbero stati coinvolti due istituti di credito.
Il Siena si vede quindi costretto ad abbandonare il professionismo per la terza volta in nove anni, senza per altro essere mai retrocesso sul campo. A differenza di quanto accaduto in precedenza (2014 e 2020), la Robur a questo giro non va incontro a un fallimento. E tutto ciò per certi versi non può lasciare tranquilla la piazza. Se fino a due giorni fa la rassegnazione si alternava al sollievo di mandare in archivio la parentesi (infelice) dell’ingegnere romano, adesso resta solo la preoccupazione. Montanari, presentando la domanda di iscrizione, per il momento ha evitato di rimettere la palla nelle mani dell’amministrazione comunale. L’attuale proprietà mantiene il titolo sportivo e a breve formalizzerà la richiesta per disputare il campionato di serie D.
Dal 1 luglio decadono i contratti di tutti i tesserati e, al netto dei debiti, avrà a disposizione un società priva di zavorre. Soprattutto pronta per essere passata di mano. Difficile credere infatti che dietro questa operazione non ci siano figure terze decise a rilevare una realtà sportiva da modellare a piacimento. Montanari, che è latitante da mesi, non godrebbe di alcun credito da parte dell’ambiente e allungare la convivenza in città sarebbe alquanto complicato.
Il punto fermo semmai potrebbe essere il tecnico Guido Pagliuca, che sfumata la possibilità di sedere sulla panchina del Livorno, non dovrebbe incontrare troppe resistenze a rimanere ancora in bianconero. In attesa di comprendere se la cessione sarà finalizzata, c’è un primo ostacolo da superare: il Siena deve essere accettato in serie D. La domanda di partecipazione sarà inserita fuori lista. La decisione da parte degli organi competenti sarà presa a fine luglio.
In teoria, ma rappresenterebbe un controsenso con quanto fatto prima della scadenza dei termini di iscrizione, Montanari potrebbe anche rimettere il Comune (a cui si sono appellati i tifosi) in gioco, affidando al sindaco Nicoletta Fabio il compito di individuare la nuova proprietà. Pista quasi irreale e la frustrazione dell’assessore comunale Lorenzo Lorè rende l’idea al meglio: «Stiamo seguendo la vicenda da tempo, ma finché il Siena appartiene a Montanari, il Comune è impotente di fronte a tutto». Un po’ come la città, costretta ancora una volta a vedere la Robur ripartire dal basso .
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