Per rispettare le norme nazionali chi ha un numero di lavoratori superiore alla media dovrà limare l’organico Dovrebbe restare in vigore per tre anni. Per adeguarsi ai parametri però non sono previsti licenziamenti
diMichele Bocci
Niente assunzioni per la sanità toscana. Anzi, probabilmente gli organici dovranno essere un po’ limati. C’è da tenere il bilancio sotto controllo, ci sono da rispettare le norme nazionali sui tetti al personale. E così in questi giorni l’assessorato alla Salute sta incontrando le aziende sanitarie e ospedaliere, sia i vertici che i responsabili degli uffici del personale, per illustrare i suoi progetti.
Il piano al quale si sta pensando, intanto, è triennale e quindi valido da qui al 2025. L’idea è quella di far calcolare la media dei dipendenti degli ultimi sei anni ad ogni azienda. A quel punto, chi in questo momento ha un numero di lavoratori superiore alla media dovrà ridurli dell’ 1,5%. Chi invece è sotto dovrà scendere dell’ 1%. Quindi ci sarà comunque una riduzione. Ovviamente, quando si parla di far calare il personale non significa certo licenziamenti. Con 55 mila dipendenti, il sistema sanitario toscano vede decine di uscite per pensionamento ogni settimana. Si tratterà, all’inizio, di bloccare il turnover, per arrivare all’obbiettivo regionale e poi poter sostituire di nuovo coloro che escono per anzianità o perché si trasferiscono in un’altra Regione o nel privato. Comunque sia, l’assessorato potrà anche autorizzare assunzioni in casi speciali, anche per le aziende che non hanno ancora raggiunto l’obiettivo. Il meccanismo pensato dall’assessorato rende le cose un po’ difficili ai direttori generali. È facile oggi essere più in alto della media degli anni passati perché con il Covid la Toscana è una delle Regioni che ha maggiormente assunto personale a tempo indeterminato. Quindi è probabile che quasi le tutte aziende si troveranno a ridurre. Il problema è che ci sono settoriche hanno grandi carenze, come i pronto soccorso, le terapie intensive e alcune chirurgie, che avrebbero bisogno di un gran numero di nuovi assunti.
Il progetto sugli organici arriva in una fase delicatissima per il sistema sanitario, toscano. Serve infatti anche a tenere sotto controllo i conti. Per il 2022 della Regione potrebbero chiudere con uno sbilancio sopportabile, grazie ai soldi del payback dei dispositivi sanitari. Ma nel 2023 si riparte con una tendenza al rosso importante e quindi è necessario prendere provvedimenti. Quello sul personale è uno di questi, anche se risponde pure a norme specifiche di carattere nazionale.
Il tutto avviene mentre il sistema fatica a rispondere nei tempi ai pazienti, in particolare per quanto riguarda alcune specialità chirurgiche, dove le attese si allungano. Anche in questo caso il problema è di carattere nazionale e anzi la Toscana è l’unica Regione che dopo il Covid ha recuperato i numeri dell’offerta di visite ed esami.