La Tegamata. Nicoletta Fabio e Massimo Castagnini non possono che essere d’accordo; benedice Michelotti
5 Aprile 2023Réforme des retraites : une onzième journée de mobilisation
6 Aprile 2023I colloqui con i candidati per il posto di direttore del Santa Maria della scala sono iniziati alle 14,15 circa. Lo so con precisione perché ero presente ed ho assistito a tutte le prove. E’ grave e inopportuno che quasi nello stesso momento alle ore 13,15 con una dichiarazione ai social il Sindaco abbia fatto una dichiarazione di questo tenore: “Io credo che il Direttore del Santa Maria della Scala debba avere due caratteristiche: uno imprinting culturale notevolissimo e due un imprinting imprenditoriale notevolissimo. Deve essere una persona di grande cultura, ma avere anche capacità imprenditoriale, perché il Santa Maria della Scala non è solo un museo, una “factory” come dico sempre, ma è anche un cantiere. L’obiettivo è quello di aprirsi altri grandi poli museali nazionali e internazionali per rilanciare Siena nel panorama culturale. L’obiettivo è quello di avere sempre più spazi, sempre più opportunità, sempre più dialogo con i grandi musei internazionali. Questa è una Fondazione che deve stare nell’eccellenza della cultura”. Intervento quello del primo cittadino che avrebbe potuto influenzare il regolare svolgimento della selezione. Il profilo ideale tracciato dal De Mossi in concomitanza con la selezione avrebbe potuto essere una grave interferenza. Personalmente non so che film abbia visto De Mossi ma quello che è andato in onda ieri pomeriggio nella sala Italo Calvino è molto lontano dalla sceneggiatura descritta dall’avvocato. In realtà la situazione è molto diversa, un candidato o una candidata alla fine sarà designato o designata direttore, ma onestamente le prove a cui abbiamo assistito non sono state all’altezza di ciò che ci si aspettava e lontanissime da ciò di cui il Santa Maria avrebbe bisogno. Di Imprinting culturale notevolissimo e di altrettanto Imprinting imprenditoriale non ne abbiamo riscontrato traccia, qualche barlume qua e la, ma sempre troppo, troppo poco. Il Santa Maria non può stare altri tre anni senza una guida tecnica di livello o con una direzione debole. Il Consiglio di amministrazione della Fondazione che dovrà ratificare la scelta della commissione si assume una grande responsabilità. I consiglieri stanno per prendere, se la prenderanno una decisione decisiva per il futuro di Siena.