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30 Agosto 2024La segretaria: «Presto per fare scelte. Iv e M5S? Il nostro avversario è la destra»
Luca Gasperoni
Abbadia San Salvatore (siena) Debutto di fine estate in Toscana per la segretaria del Pd, Elly Schlein, alla prima apparizione pubblica dopo le ferie per affrontare alcuni dei temi caldi nel partito, dalla possibile alleanza dem con Matteo Renzi alle prospettive per le elezioni regionali in autunno, con il nodo della ricandidatura del governatore Eugenio Giani nel 2025 ancora da sciogliere.
Nessuna indicazione, almeno per il momento, sulla presenza di Italia viva nella futura coalizione nazionale (e a cascata in Toscana) ma un semplice avvertimento ai litiganti, leggi Renzi e il presidente del M5s Giuseppe Conte: «Non perdo mai un minuto nelle polemiche con le altre forze di opposizione, il nostro avversario è il governo di Giorgia Meloni». Bocca cucita anche sull’eventuale bis del presidente Giani, presente agli appuntamenti e in attesa di un via libera rimandato da Schlein a più avanti nonostante il plauso dei progetti su sanità, aree interne e asili nidi: «La situazione è prematura». La priorità della segretaria dem almeno per il momento è la triplice sfida al centrodestra in Liguria, Emilia-Romagna e Umbria, rendendo finalmente realtà il campo largo con M5s e Iv, e fare opposizione senza sconti.
«L’autonomia differenziata non è una riforma che penalizza solo il Sud ma anche le aree interne. E sarebbe gravissimo se il governo intendesse cancellare l’assegno unico familiare, uno strumento universale che ha molto aiutato le famiglie», sottolinea Schlein dal palco della festa dell’Unità di Abbadia San Salvatore ricordando il nonno Agostino Viviani, avvocato senese che difese i sindacalisti locali dopo le proteste dei minatori e gli scontri sull’Amiata, prima di avviarsi verso Campiglia Marittima (in provincia di Livorno) per un’intervista serale.
Due luoghi in qualche modo simbolici della nuova direzione dem: in entrambi, infatti, il Pd alle recenti comunali si è riconfermato attraverso due volti nuovi e giovani con coalizione larghe capaci di superare anche le insidie degli ex alleati. Come nel caso di Campiglia, dove la sindaca uscente, Alberta Ticciati, ha battuto lo sfidante Matteo Tortolini, ex dem passato tra le file dei renziani, in corsa con il sostegno del centrodestra. Velato avvertimento o invito a ricucire? Nessuna certezza. Dubbi validi anche per i renziani, attesi dal congresso regionale che dovrà indicare nuova linea e segretario, mentre resta stabile l’asse Pd-Iv in Regione, probabile punto di partenza della futura coalizione a sostegno del bis di Giani. «Mi sento molto rincuorato e gratificato dalle sue parole», avrebbe confidato il governatore al suo entourage dopo l’incontro con la segretaria e la successiva cena a Campiglia, convinto che i dubbi agostani dell’area Schlein siano evaporati e la luce verde sulla ricandidatura sia più vicina. Ma senza fretta, come ribadito a precisa domanda: «Le Regionali in Toscana sono fra un anno e mezzo, non si può mica vivere tutta una legislatura di campagna elettorale, c’è tanta di quella strada da fare».
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