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19 Settembre 2022di Barbara Gabbrielli
Fuori da San Salvi, ma poi non così lontano, per ridare attenzione ai luoghi e centralità alle persone. Forse un’utopia, di sicuro un progetto “politico”, come lo definiscono i Chille de la balanza, compagnia residente nell’ex ospedale psichiatrico fiorentino, che per una sera, allestiranno un grande teatro all’aperto nel Quartiere 4, in via Canova, proprio davanti al volto di Antonio Gramsci dipinto da Jorit sull’immobile popolare al civico 25. Qui, giovedì prossimo alle ore 21, andrà in scena “ Il mondo è una unità”, una produzione che ha appena debuttato a TaorminaArte e che connette Gramsci con Franco Basaglia. Il titolo cita “I quaderni dal carcere”, la raccolta di appunti che il filosofo iniziò a scrivere durante la prigionia. Sul palco, gli attori agiscono su pedane separate: Rosario Terrone è Antonio Gramsci, Sissi Abbondanza sua madre, Chiara Zavattaro interpreta Giulia Schucht, sua moglie, e Linda Vinattieri è Tatiana Schucht, fedele confidente e compagna degli anni di carcere. Infine, Paolo Cingolani impersona il corpo recluso di Gramsci e Matteo Pecorini è Franco Basaglia. Claudio Ascoli, regista in scena, orchestra un dialogo in cui le parole gramsciane e quelle del suo universo femminile incontrano le idee basagliane che portarono al superamento dei manicomi.
« Con questo spettacolo, che ha il prezzo simbolico di 1 euro, vogliamo restituire Gramsci a chi lo vede ogni giorno, a chi vive qui e si affaccia sul grande murales di Jorit» dice Ascoli. «E al tempo stesso vorremmo dimostrare come, a distanza di 40 anni, il pensiero di Gramsci fornì a Basagliagli strumenti per cambiare la psichiatria e sostenere il rispetto della persona».
“ Il mondo è una unità” fa parte nel progetto “La periferia al centro” che — attraverso azioni teatrali, laboratori e collaborazioni con i Quartieri, le biblioteche e la Fondazione Michelucci — mette in relazione l’Isolotto e Campo di Marte, dove si trova San Salvi.
Gramsci, Basaglia e, infine, Pier Paolo Pasolini. Con “È un brusìo la vita”, ultimo capoverso del poema pasoliniano “ Le ceneri di Gramsci”, diventa la tappa sansalvina del progetto. Andrà in scena dal 27 al 29 settembre, affiancando immagini dal breve film “La terra vista dalla luna” ai poemi di PPP messi in canzone da Massimiliano Larocca, accompagnato da Martina Weber alla viola da gamba. Lo spettacolo si chiude con l’ultima intervista rilasciata a Furio Colombo poche ore prima di essere ucciso, e che Pasolini volle intitolare “Siamo tutti in pericolo”.
Ancora nel Quartiere 2, i Chille stanno preparando la caccia al tesoro intitolata “Pazza idea di fare un libro con te” per i dieci anni della Biblioteca Luzi. Tutti sono invitati a raccogliere informazioni, interviste, aneddoti sul quartiere per costruire un libro da portare alla Biblioteca durante la festa/spettacolo del 30 settembre. Il primo appuntamento è lunedì 26 settembre alle ore 17 (335 6270739, info@chille.it).